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CBD e Artrite Reumatoide

Olio CBD 20%

Il CBD come trattamento dell’artrite reumatoide: scopriamo brevemente insieme come funziona.

CHE COS’E’ L’OLIO AL CBD?

 

L’Olio di Cannabidiolo, conosciuto anche come Olio di CBD, deriva dall’estrazione naturale della canapa. I ricercatori si sono recentemente focalizzati sugli effetti dell’Olio al CBD studiandone l’efficacia su diverse condizioni che causano dolore, compresa l’artrite reumatoide e delineando come l’Olio di CBD possa essere un rimedio naturale per diverse tipologie di Artriti.

Finora i risultati sono stati davvero promettenti. Vediamo allora cosa dicono tali studi e quali sono le modalità d’uso dell’Olio al CBD.

COSA DICE LA RICERCA

Le prime valutazioni ufficiali sull’uso della canapa medica per il trattamento dell’artrite reumatoide risale al 2006. I ricercatori conclusero che, dopo 5 settimane di utilizzo, un medicinale a base di cannabis chiamato “Sativexriduceva l’infiammazione e incideva significativamente sul dolore. I partecipanti, tra l’altro, riportarono alla luce un drastico miglioramento del sonno e gli effetti collaterali non avevano nulla a che fare con quelli provocati dalle terapie tradizionali.

Risalgono invece al 2008 altri studi che provarono, finalmente, come l’utilizzo del CBD fosse efficace nel trattamento del dolore e dei problemi del sonno senza alcun effetto collaterale.

Nel 2016 fu utilizzato il gel al CBD sui ratti. Anche questa volta i ricercatori confermarono come il CBD aveva ridotto sia i dolori alle articolazioni che l’infiammazione senza effetti collaterali derivanti.

COME FUNZIONA L’OLIO AL CBD

L’olio al CBD ha effetti sull’attività cerebrale, ma non nello stesso modo in cui incide il THC. L’olio interagisce con due recettori chiamati CB1 e CB2 per ridurre il dolore e gli effetti di un’infiammazione.

CB2 ha un ruolo importante anche per quanto riguarda il sistema immunitario. L’artrite reumatoide attacca il sistema immunitario compromettendo i tessuti delle articolazioni. E’ proprio questa relazione a spiegare perché l’Olio al CBD sembra essere la carta vincente ai sintomi dell’AR.

In più, le proprietà antinfiammatorie del CBD aiutano a rallentare la progressione e addirittura troncano questa malattia che a lungo termine causa danni permanenti alle articolazioni. Anche febbre e fatica vengono alleviati.

L’Olio 5%, l’Olio 10% e l’Olio 20% potete trovarli presso il nostro store in via Mantica 7, a Udine e anche Online: garantite sono la qualità e la fonte grazie anche alla nostra passione e alla dedizione che mettiamo per proporre a nuovi ed affezionati clienti sempre i migliori prodotti. La percentuale indica la concentrazione di principio attivo (CBD) all’interno di ogni singola boccetta, e si sceglie in base all’intensità del disagio che si vuole andare a trottare.

COME SI USA L’OLIO AL CBD?

L’Olio al CBD si presenta in forma liquida. Il medico è sicuramente la figura più indicata per concordare i dosaggi corretti. Si consiglia sempre di iniziare con una dose più bassa per constatare la reazione del corpo. Nel momento in cui non vi sono effetti collaterali, le dosi possono essere aumentate.
Nella scelta dell’olio al CBD bisogna sempre fare attenzione che il prodotto sia di ottima qualità e munito di un’etichetta con la lista di tutti gli ingredienti che contiene. Che l’estrazione sia avvenute con tecniche naturali, come per il nostro Olio al CBD e non con solventi chimici.

DOVE COMPRARE L’OLIO DI CBD?

Online esistono molteplici marketplace dove reperire l’Olio di Cannabidiolo, noi abbiamo voluto proporre un’olio di qualità premium, prodotto secondo i massimi standard disponibili sul mercato con grado farmaceutico, Full Spectrum, privo di metalli pesanti e contaminazioni e certificato BIO: CLICCA QUI per visitare il nostro sito e chattare con i nostri esperti! 

 

 

Traduzione dall’inglese dell’articolo di Health Line con libere aggiunte

 

 

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Cannabis Cocktails… bere bene, bere meglio!

Un nuovo gusto per una nuova esperienza: provare i drink a base di cannabis sarà la svolta per le vostre abitudini al bar.

“Perché fumarla, quando puoi berla?” lo slogan del barista che s’insinua in questa innovazione della mixology.

Certo, la cannabis sativa, come già abbiamo visto più volte, ha centinaia di utilizzi diversi, basti pensare al settore tessile e alla cosmesi, ma non ci dilungheremo, anche perché oggi parleremo di un altro settore interessante… quello delle bevande.

 

Di combinazioni per creare drink che siano amati ed apprezzati ce ne sono quante le stelle nel cielo, ormai si utilizzano prodotti di qualunque entità, per non parlare delle tecniche per “assemblare” questi vari ingredienti al fine di creare un connubio perfetto di sapori.

Allora perché non la canapa?

Parliamo di cannabis light, quindi ciò che si andrà a degustare non avrà nulla di stupefacente se non il particolarissimo sapore aromatico di questa piantina miracolosa: attenzione però, come già accennato, nulla di cui sballarsi per sostituire le cannette che vi facevate da giovani (o tuttora), l’assenza del THC (ovvero la sostanza psicotropa di cui tanto si decanta) e la presenza del CBD danno una sola rilevante caratteristica agli effetti di queste bevande: rilassarvi.

Non parliamo di droghe, parliamo di sapori e di papille gustative in visibilio e sensazioni ben lontane da ciò che evocano certe immagini di degrado di cui purtroppo spesso si parla nel tema cannabis.

 

Più che di vere e proprie sperimentazioni, parlerei proprio della “contaminazione” dei classici drink utilizzando prodotti a base di canapa.

Nel particolare parleremo di 3 prodotti specifici friulani:

Vermut:

Esclusivo nel suo genere, una grande sfida, una grande rivoluzione: Il Vermut Cannabis, un prodotto di grande struttura. Una ricetta unica, semplice, che nasce dall’unione di culture. Eccentrico e dal colore giallo carico con sfumature verdastre, ha un sapore amaro caratterizzato da note speziate e agrumate grazie alla miscela di 25 erbe aromatiche tra cui:

 

artemisia, estratto di semi di cannabis sativa,
zenzero, limone, imperatoria, curcuma, china,
cannella, angelica radice, arancio dolce

Il canapito

Canapito nasce dalla canapa, la canapa dal seme piantato nel terreno. Baker, distilleria triestina, presta attenzione alla qualità delle sue materie prime, la Cannabis Sativa, controllandone la produzione e la raccolta. Solo in questo modo si garantisce sempre un prodotto di qualità, proveniente dai migliori terreni, coltivato senza l’utilizzo di pesticidi o fertilizzanti chimici.

Per un prodotto di qualità, Baker è fermamente convinta che occorra selezionare solamente le parti migliori della pianta: le infiorescenze. Per questo motivo la raccolta va eseguita a mano, senza l’utilizzo di macchinari, selezionando ad una ad una le migliori infiorescenze pronte per diventare Canapito.

L’essicazione è parte fondamentale del processo produttivo, necessaria a preparare il prodotto prima della lavorazione finale. Anche questa fase deve essere condotta nel rispetto della pianta, senza stressarla con essiccatori artificiali, ma rispettandone il ciclo naturale così da conservarne intatto il sapore.

La materia prima diventa prodotto finito e viene sapientemente miscelata trasformandosi in un liquore unico ed inimitabile, totalmente naturale. Le note caratteristiche della Canapa avvolgono il palato ad ogni sorso, regalando inusuali ed appaganti sensazioni di morbidezza e corposità. Ottimo come digestivo, si presta particolarmente per cocktail di ogni stagione.

 

 

La birra Caesar

La birra Caesar è artigianale in stile “Hemp Ale” nella quale il luppolo da aroma è stato sostituito con la canapa friulana infusa a fine bollitura. Da subito entusiasmanti le note di fiori di campo e miele di acacia si fondono sul palato con quelle di erba fresca e resina tipiche della canapa. Consigliamo di servirla fredda tra i 5-6° C. Prodotta a Nespoledo da Villa Chazil.

 

 

 

L’americano e il mojito alla canapa

Vi proponiamo quindi due ricette classiche “rivisitate” in chiave canapa.

 

American Psycho

  • 3 cl di bitter Campari
  • 3 cl di vermut bianco alla cannabis
  • 3 cl di birra Caesar (HEMP ALE)
  • ghiaccio

Riempite il bicchiere di ghiaccio e versate bitter Campari e vermut, completate con la birra, mescolate, quindi guarnite con fetta d’arancia e scorza di limone.

 

Ganjito

  • 4 Cl di rum bianco cubano
  • 2 Cl di succo di lime
  • 2 Cl di liquore Canapito
  • 7 foglioline di hierba buena o menta
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • ghiaccio
  • SodaMettete in un tumbler alto due cucchiaini di zucchero di canna e il succo di lime. Mescolate delicatamente e unite la menta pressando leggermente e con attenzione il tutto con un pestello. Aggiungete il rum, il canapito, il ghiaccio e terminate con uno spruzzo di soda. Potete servire il mojito decorando il bicchiere con una fetta di lime  o foglioline di menta.

 

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Capelli più sani e luminosi con la canapa

Capelli e cute sani non sono più un miraggio: la canapa è la soluzione per sfoggiare una chioma perfetta.

Troppi prodotti in commercio… quale utilizzare?

Diverse sono le soluzioni per una cute e dei capelli sani. Gli scaffali dei supermercati pullulano di prodotti specifici dalle confezioni spesso appariscenti, come se fosse proprio quel barattolo a dover mantenere una promessa invece del contenuto stesso

Autrice: Asia – Blogger con la passione per il beauty e l’Oriente

Districante, lucentezza, capelli setosi, morbidezza, ricci perfetti, anti-forfora: tutti termini più che noti ai più attenti nel reparto della cura della persona. Ma la cosa più interessante delle etichette è la composizione di questi prodotti, ingredienti praticamente illeggibili, non ci si sofferma mai più di tanto all’analisi di queste lunghissime liste. L’uso dei parabeni è stato per molti anni protagonista della composizione dei trattamenti per capelli, era proprio grazie a loro che dopo un lavaggio la consistenza del capello appariva diversa, una morbidezza artificiale e superficiale.

Poi, puntualmente, dopo poco tempo, i capelli tornano sfibrati, quasi come paglia. Quante volte il parrucchiere commenta stizzito “Hai la paglia in testa, che prodotti usi? Quelli del supermercato?”Negli ultimi tempi invece la tendenza si è riversata sul biologico, sul naturale, dove i prodotti vengono valorizzati dall’uso di componenti naturali ed ecosostenibili per portare a risultati analoghi se non migliori, e soprattutto naturali.

 

…e i rimedi della nonna?

Ci sono poi i classici rimedi della nonna, impacchi da tenere in testa per tutta la notte, poltiglie di farine, oli e cose trovate in cucina nella speranza di vedere miglioramenti: certo, se naturali, anche efficaci, ma perché complicarsi la vita quando la soluzione è più vicina di quanto sembra.

Canapa e capelli: un altro passo verso il benessere

Proprio la canapa, la regina dell’ecosostenibilità, diventa un valido alleato della cosmetica anche nell’ambito dei prodotti per cute e capelli. La soluzione per avere dei capelli perfetti è alla portata di tutti. Le proprietà dei semi di Canapa sono state riconosciute dal Ministero della Salute. L’olio che ne deriva infatti è ricco di proteine che favoriscono la produzione di cheratina, una sostanza fondamentale per avere capelli forti, sani e lucidi!

Inoltre è ricco di acidi grassi, come Omega 3 ed Omega 6, che stimolano la circolazione del sangue e contribuiscono alla crescita dei capelli.

Nel dettaglio parleremo dello shampoo delicato alla canapa di Hemphilia.

Con estratti di Cannabis Sativa bio, Aloe vera bio, Proteine del grano, Pantenolo, fitosteroli di Crambe Abyssinica, Creatina, frazione dell’olio di Oliva ed estratto di fiori di Calendula bio.

L’estratto di Canapa aiuta a riparare il capello aumentandone visibilmente la capacità di riflettere la luce, incrementandone anche l’elasticità e lo spessore. I capelli diventeranno più forti, dall’aspetto sano e vitale. Come si utilizza? Basta frizionare sui capelli fino a creare una schiuma omogenea. Risciacquare bene con acqua ed il risultato sarà evidente.

Basta un click per acquistarlo online al modico prezzo di 12,50 euro, anche presso il nostro store From Julia in via Mantica 7, a Udine.

 

 

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Il rimedio definitivo per il dolore: crema sollievo prolungato al CBD

Acciacchi, dolorini fisici, schiena bloccata, gambe stanche: chi più ne ha più ne metta, esiste un unico rimedio per tutto questo, ecco che la canapa ci arriva in soccorso…scopriamo insieme di cosa si tratta!

 

 

Il corpo umano è una macchina perfetta, così dicono, però i dolori fisici, quelli no! Non mancano mai, a qualunque età! La stanchezza derivante dal lavoro, gli sforzi fisici, traumi di varia natura, perché doversi sempre affidare a vari medicinali antidolorifici, imbottirsi di pasticche i cui foglietti illustrativi elencano molteplici possibili effetti collaterali, quando con una sola crema potremmo alleviare questi problemi?

Autrice: Asia – Blogger con la passione per il beauty e l’Oriente

soluzione ci arriva da Hemphilia, la crema sollievo prolungato al CBD sostituisce perfettamente il buon vecchio Voltaren, ma la differenza è interessante: non si tratta di un medicinale!

La crema sollievo prolungato al CBD: che cos’è?

La sua formula è BIO AD EFFETTO TERMICO.

Con idrolato di fiori di Arnica Montana, oleolito di fiori di Arnica Montana, estratto di Cannabis Sativa bio, puro olio essenziale naturale di Menta Piperita, Mentolo naturale, estratto di Avena bio, estratto di fiori di Calendula bio, estratto di radice di Artiglio del Diavolo, CBD, puro olio essenziale di Garofano Chiodi, Glicerina vegetale bio ed estratto di foglie di Rosmarino.

Ideale per alleviare fastidi di varia natura. Contiene CBD puro e olio di Canapa biologica. Studiata specificamente per assorbirsi lentamente, riesce a mantenere i principi attivi a lungo sulla pelle; è quindi perfetta per coadiuvare il sollievo di acciacchi, traumi e fastidi di media-lunga data. Come si utilizza? Basta applicare un sottile strato sulle parti interessate, massaggiando leggermente.

Stare meglio grazie alla canapa

Quel mal di schiena fastidioso non sarà più un problema, io in primis, lavorando molto fisicamente e sollevando carichi, avevo quel perenne fastidio. Sveglia la mattina, schiena totalmente bloccata, giorno dopo giorno era diventata una situazione insostenibile, soprattutto perché avevo iniziato a fare abuso di farmaci ed antidolorifici per sopportare il dolore.

Applicando la crema al CBD mattina e sera ho notato un miglioramento sostanziale, fin dalla prima applicazione serale infatti, il risveglio del giorno dopo è stato meno traumatico. Con un po’ di costanza, nonostante gli sforzi fisici quotidiani, il mal di schiena è diventato soltanto un brutto ricordo.

Perché non provare allora?

E’ disponibile in 2 formati: quello da 30ml al prezzo di euro 24,90 e quello da 120ml che ammonta ad euro 74,90.

Disponibile presso il nostro store in via Mantica 7, a Udine e online, spedizione garantita entro 48 ore.

 

 

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Perché si dice NO alla canapa?

 

Una breve riflessione di getto sul pressappochismo e l’intolleranza generale con cui si affrontano i temi del mondo della canapa.

 

Informazioni distorte, incongruenze perpetue e dicerie popolari sembrano non mentire mai: perché è così facile focalizzarsi sugli aspetti negativi di qualcosa che non si conosce senza oltrepassare il confine dei pregiudizi?

Un confine che non è altro che una tenue linea tracciata dalla fantasia, le cui sembianze però sono quelle di un muro invalicabile.

Credo che questa linea vada di pari passo con quella dell’abitudine, due strisce parallele che non si incontrano mai ma che si osservano nel loro cammino.

Le novità possono spaventare ed è sicuramente più facile adagiarsi sulle sicurezze impartite dalle nostre esperienze ed insegnamenti radicati.

Basti pensare ad un ristorante: ci abituiamo a frequentarne uno in particolare dove abbiamo la certezza di sentirci a proprio agio. Poco più avanti magari viene inaugurato un nuovo locale che promette qualità ed impegno, eppure questa novità ci appare quasi avversa, perché rischiare di mangiare male lì quando non vi sono dubbi su ciò che offre la nostra prima scelta?

La canapa è un po’ come una novità, anche se non lo è affatto. Parliamo di migliaia di anni di storia, i nostri antenati la utilizzavano ancor prima della nascita di Cristo, per la produzione di abiti, per uso medico, per i manoscritti. Ci sono talmente tanti esempi da elencare che non vorrei annoiare coloro che sono giunti fin qui con la lettura.

Perché parlo di novità? Perché la canapa non è quella terribile droga il cui consumo distrugge la vita delle persone: questo è solo un lato della medaglia, perché è ovvio che una dipendenza di questo tipo porti al malessere, come in fondo succede con tutte le cose: “il troppo stroppia” si dice.

Allora la vietano, perché viene associata al solo uso e consumo in quanto utilizzata come sostanza stupefacente, come se l’alcool non lo fosse. L’alcool però è legale.

Chi mai dice che un bicchiere di vino non sia salutare, anzi!

Ma una sbornia dopo l’altra, l’abuso incontrollato, non sono forse delle forme di degrado che portano ad una morte preannunciata?

Il solo fatto di vietare la cannabis porta al suo consumo illegale: spaccio, abbondanza, retroscena da far rabbrividire, giovani che entrano in tunnel senza che vi sia una luce per annunciarne la fine. Una sorta di psicologia inversa che corrompe la mente umana e pone molti nella condizione di trasgredire le regole, di sballarsi in un circolo vizioso pericoloso.

Pensiamo invece alla cannabis legalizzata, dove questa sovracitata psicologia perde d’efficacia, dove la trasgressione non fa più capolinea e di conseguenza l’abuso di determinate sostanze, in percentuale, scende a dismisura. Tutti numeri che si trovano in rete facendo una breve ricerca che non starò qui ad elencarvi, perché questa è una riflessione a cuore aperto, senza riempire le teste di cifre e sondaggi lunghissimi.

Credo solo che l’abitudine e i pregiudizi stiano distruggendo un’idea, un mondo migliore, perché la canapa non è quella strega cattiva che devasta i nostri figli, la canapa è soprattutto altro, è un mondo ecosostenibile, è un’alternativa valida a usi e consumi odierni che stanno privando la terra delle sue risorse privando in primis noi della salute e della sicurezza di vivere in un pianeta i cui equilibri non siano in bilico.

Perché le sconsiderate scelte di pochi devono oscurare la possibilità di migliorare, oltre che noi stessi, la nostra amata Terra così malata e sfruttata?

Preconcetti spesso ridicoli demonizzano qualcosa che è del tutto normale nella sua verità: dopotutto, qualunque cosa può fare male, bisogna solo saperla usare nella maniera giusta.

Perché se così non fosse, chiudete i bar dove vengono serviti alcolici, chiudete le farmacie dove si vendono farmaci “potenzialmente letali se superata la dose consentita”, chiudete gli ospedali dove un chirurgo può sbagliare, chiudete le strade dove gli incidenti provocano morti ogni giorno, chiudete gli uomini in una prigione perché potenziali assassini.

Serve aggiungere altro?

 

Asia

 

 

 

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Fashion Canapa

Capi d’abbigliamento, scarpe, accessori e gioielli: l’utilizzo della canapa nella moda.

sciarpe in fibra di canapa

 

Qualche informazione basilare

 

L’uso della canapa come fibra tessile ha delle origini molto antiche, addirittura parliamo di ritrovamenti risalenti a più di 10000 anni fa: i nostri antenati sfruttavano la canapa per vestirsi.

Tessuti di alta qualità per una moda originale ma soprattutto eco-sostenibile: la coltivazione della canapa non richiede sostanze chimiche, controlla l’erosione del terreno e produce ossigeno.

 

Quali sono i vantaggi delle fibre tessili della canapa?

Blue Lagoon

 

  • La fibra di canapa è cava, si caratterizza per un effetto termostatico unico nel suo genere che le permette di sviluppare una coibenza naturale grazie a cui è possibile percepire il fresco d’estate ed il caldo d’inverno utilizzando lo stesso abito. Un vantaggio strepitoso per rimediare ai frequenti cambi a seconda della stagione nel nostro armadio spesso stracolmo.
  • Il tessuto in canapa è ipoallergenico e non irrita la pelle, non causa la proliferazione dei batteri causa di cattivi odori.
  • Resiste alla muffa e assorbe l’umidità.
  • Parlando della sensazione al contatto con la pelle è sorprendente come, dopo alcuni lavaggi, divenga morbida e vellutata, nonostante a primo impatto risulti un po’ rigida, poco aderente e ruvida: è un tessuto molto resistente e non necessita di lavaggi ad alte temperature.
  • E la ciliegina sulla torta? Riflette i raggi UV del sole.

 

…e gli svantaggi.

 

  • Molto simile al lino, si raggrinza facilmente
  • Il suo costo di lavorazione è maggiore rispetto a quello del cotone. Quest’ultimo è il motivo per il quale il prezzo dei capi alla canapa è superiore, può essere comunque visto come un ottimo investimento data la resistenza e la durata nel tempo di questi tessuti.

 

Gioielli/Bigiotteria: uno stile “differente”

 

orecchini in cuoio e fiori di canapa

 

 

La canapa viene sfruttata anche per decorare gli ornamenti di cui non possiamo fare a meno, i fiori diventano protagonisti e aggiungono un dettaglio curioso allo stile di ognuno di noi. Gioielli fatti a mano, con una cura maniacale ed un occhio alle tendenze odierne.

 

Asia

dettagli collane lunghe su sciarpa in fibra di canapa
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Il siero: il vero protagonista di una pelle perfetta

Crema idratante, tonico, detergente, siero: è quest’ultimo ad avere un ruolo fondamentale per prendersi correttamente cura della nostra pelle. Ma qual è esattamente la sua funzione?

Asia – Blogger con la passione per il beauty e l’Oriente.

 

Al centro dell’attenzione della cosmetica abbiamo sempre sentito parlare di creme: quelle favolose, miracolose, morbide e setose. Barattoloni enormi o flaconcini preziosi, nel nostro immaginario si sono sempre classificate al primo posto dei must have, anche per chi magari non usa nel quotidiano prodotti specifici né segue una determinata routine “step by step” .

Anche il tonico faceva capolino, sovvengono i ricordi delle nonne con le loro boccette di acqua di rose, le mamme con i cotoncini impregnati di liquidi profumati da stendere su quelle rughette birichine, e chi non ha mai avuto nella propria mensola quel tonico sconosciuto per rinfrescarsi le gote dopo aver trascorso una serata sbarazzina?

 

Quindi di cosa si tratta?

Il siero. Questa creatura mitologica il cui prezzo tende ad elevarsi dinanzi a quello dei suoi precedenti. Ampolle ripiene di una sostanza misteriosa ma apparentemente miracolosa: in che cosa consiste in realtà? Se ne sente parlare sempre di più, come se fosse irrinunciabile.

Solo pubblicità? Niente affatto.

Utilizzato nella giusta maniera può fungere da principale nemico giurato di moltitudini di problematiche di cui soffre la pelle.

Esso si aggiunge ai trattamenti a cui abbiamo fatto riferimento sopra: questo sta a significare che non va a sostituirli ma li migliora esponenzialmente.

La sua formulazione è leggera ma concentratissima, poche gocce di prodotto contengono i principi attivi che andranno poi assorbiti da tutti gli strati cutanei in maniera efficace.

 

E come si usa?

Applicato su una pelle ben detersa, a seconda del siero specifico, ha diverse funzioni.

In base alla propria esigenza, infatti, la scelta del siero è fondamentale per apportare cambiamenti evidenti e più rapidi rispetto all’applicazione di una crema “classica”.

Tra i più ricercati spiccano i famigerati sieri anti-age, per contrastare i segni del tempo tanto agguerriti quanto indomabili. Ci sono poi sieri che favoriscono il rinnovamento delle cellule dando una piacevole luminosità, ci sono quelli che vanno a garantire la corretta idratazione, per passare ai sieri compattanti che riducono i segni della stanchezza e vanno ad uniformare il colorito spento e irregolare.

 

 

Sieri alla canapa… perché no!

 

Sono 2 le proposte a tema canapa, come di prassi del nostro blog, parleremo di Hemphilia, avendo iniziato un percorso di prova proprio su questi prodotti per testarne l’efficacia a breve e lungo termine.

Da ormai due settimane, io personalmente utilizzo il Siero antiage viso-occhi BIO

Principi attivi:

Con Aloe vera bio, olio di Germe di Grano, Acido Jaluronico sale sodico,
estratti di Cannabis Sativa bio, Acido Jaluronico a bassissimo peso molecolare, puro olio essenziale di Rosa Damascena bio, estratto di Borragine, estratto di Guaranà, puro olio essenziale di Limone bio,
puro olio essenziale di Palmarosa bio, puro olio essenziale naturale di Geranio rosato bourbon, Vitamina E, frazione dell’olio di Oliva e glicerina vegetale.

Modo d’uso:

Applicare mattina e sera sul viso e contorno occhi prima della crema, picchiettando fino ad assorbimento.

 

Recensione

La sua consistenza tende ad un gel abbastanza liquido, l’odore è piacevole, l’applicazione è semplice e l’assorbimento rapido. Il contenuto è di soli 20ml, per un’azione intensiva e mirata, senza esagerare con i dosaggi. Infatti io ne uso una quantità molto ridotta, concentrandomi sul contorno occhi e sui segni di stanchezza più evidenti, come la famosa “ruga della disapprovazione”tra le due sopracciglia. Il prodotto lascia la pelle elastica ed idratata, lo applico ogni giorno mattina e sera, i risultati iniziano a vedersi dalle prime applicazioni, un po’ come se stendesse i “solchi” derivanti dalle fatiche lavorative o dalle ore piccole. Non unge e non è comedogenico.

 

 

Il secondo prodotto di cui vi parlerò è il Siero viso ultra-rich idratante BIO

Principi attivi:

Con Aloe vera bio, olio di Cannabis Sativa bio, idrolato di fiori di Calendula, idrolato di fiori di LavandaAngustifolia, fitosteroli di Crambe Abyssinica, frazione dell’olio di Oliva, Vitamina E, Betaglucano carbossilato, CBD, Acido Jaluronico a bassissimo peso molecolare, puro olio essenziale di Palmarosa bio, Acido Jaluronico sale sodico, olio di Girasole bio, estratto di Rosmarino e gomma di Tara (Carruba Peruviana).

Effetti: 

Grazie alla Canapa, CBD, Betaglucano carbossilato e acido Jaluronico a bassissimo peso molecolare, è un portentoso trattamento d’urto per la pelle secca, arida e delicata. L’effetto ultra-idratante è pressochè immediato ed il suo effetto benefico rimpolpante aumenta visibilmente ad ogni applicazione.

 

Questo siero lo devo ancora provare, la recensione arriverà nel prossimo articolo, al termine della confezione del siero anti-age di cui ho parlato sopra. Anche per questo siero il formato è di soli 20ml.

 

Asia

 

 

 

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L’uso medico della canapa per il trattamento della sclerosi multipla e degli spasmi muscolari

Stettoscopio e pianta di marijuana

Grazie al continuo progresso dei campi della medicina e della farmacologia, l’interesse più recente sembra proprio essere in favore dell’uso medico della canapa come uno dei metodi per alleviare i dolori legati agli spasmi muscolari di persone affette dalla sclerosi multipla.

 

 

 

I cannabidioli sono stati studiati per varietà di disordini neurologici con risultati promettenti. Evidenze di rilievo indicano che il THC ed il CBD possono essere utilizzati nel trattamento degli effetti collaterali della sclerosi multipla, quali appunto spasmi muscolari e dolori neuropatici, anche se il ruolo dei cannabidioli non è ancora del tutto chiaro nel definire un trattamento strategico alle comunità mediche. In tutto il mondo, la maggioranza dei pazienti che sceglie di implementare nella loro terapia anche i derivati della canapa non ricevono un adeguato supporto dal settore sanitario.

In alcuni casi, i pazienti si affidano a specifici programmi clinici anche per alimentare la conoscenza globale sugli effetti della cannabis per dimostrarne l’efficacia in relazione ai sintomi sovracitati.

 

 

Cos’è la Sclerosi Multipla?

 

 

E’ una malattia neurodegenerativa che va a colpire la proteina che protegge le cellule nervose che, esposte a questo deterioramento perdono la loro completa funzionalità.

Ne risultano sintomi che includono dolore, spasticità muscolare, affaticamento, infiammazione, depressione; tutto ciò inoltre porta ad una ridotta attività fisica e ad una qualità di vita molto bassa. Questo processo di deterioramento che avviene nel sistema nervoso affligge più di 2 milioni di persone in tutto il mondo.I trattamenti standard che aiutano i pazienti a ritornare ad una sorta di vita normale includono medicinali antinfiammatori ed antidolorifici, miorilassanti e tranquillanti. Nonostante i progressi, nessuno degli attuali trattamenti cura in maniera efficace o definitiva i sintomi legati a questa patologia. Molti pazienti, pertanto, hanno optato per una terapia alternativa legata al mondo della cannabis.

Recenti studi hanno evidenziato l’efficacia degli estratti della canapa per somministrazione orale nel trattamento dei sintomi della SM., in particolare riferendosi all’estratto “Sativex”, come terapia complementare, come accaduto in un particolare studio che coinvolto 572 persone affette da SM.

L’obiettivo era di paragonare l’efficacia di trattamenti tradizionali e quelli sperimentali a base di cannabis attraverso veri e propri valori numerici per definirne l’efficacia, monitorando la frequenza degli spasmi, il disturbo del sonno e dell’impressione generale di medici e pazienti dinanzi ad ambedue le soluzioni terapeutiche. Tutti questi parametri volsero in favore dei trattamenti alla canapa.

 

 

Uso della cannabis per contrastare la sclerosi multipla

 

In molti Paesi i medici hanno l’autorizzazione di prescrivere terapie a base di cannabis ai pazienti affetti dalla SM, probabilmente questa opzione, nei prossimi anni, diventerà comune, per alleviare i dolori, gli spasmi muscolari e i tremori.

C’è bisogno di perpetua e continua ricerca per studiare quali siano gli effetti di questi trattamenti sui pazienti, in base alle differenti reazioni che ha ogni singolo individuo alla terapia, anche per capire quali specifici tipi, dosaggi e metodo di consumo di cannabis siano più efficaci, limitando anche gli effetti collaterali.Anche se ad oggi sempre più pazienti parlano di queste terapie a base di cannabis senza indugiare né influenzati dai luoghi comuni più diffusi, dall’altra parte, purtroppo, il personale sanitario non ha ancora acquisito il modus operandi della prescrizione e nella gestione di questi innovativi trattamenti, “non vi è una scuola di riferimento specifica, né informazioni certe/esaustive”.Il “proibizionismo” sicuramente rallenta la ricerca clinica, lasciando spesso allo sbando questi pazienti, abbandonati a loro stessi in questa sperimentazione, per non parlare degli elevati costi per cannabis ad uso medico di qualità.

 

Tutto ciò non dovrebbe fermare queste persone nel condurre una loro ricerca personale per aiutare questo campo a crescere ed avere un riconoscimento più importante.

Asia

 

Traduzione tratta dal testo originale in inglese: https://www.royalqueenseeds.com/blog-do-people-suffering-from-multiple-sclerosis-or-muscle-spasms-benefit-from-using–n62

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Come funziona la “lucky weed week” di From Julia?

From Julia dedicherà la settimana dal 2 al 7 settembre 2019 alla fortuna, per i clienti che visiteranno il nostro store arriva una novità…

La lucky weed week: di che cosa si tratta?

Per molti le ferie sono finite, proprio per questo abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa divertente per premiare i nostri più fortunati clienti, benché in fondo siano concluse le vacanze, perché non riaprire il sipario con degli sconti?
Ma attenzione! Sarà la fortuna a decretare i più fortunati di fine estate.Da lunedì 2 a sabato 7 settembre, per ogni acquisto in-store di via Mantica 7, a Udine, i nostri clienti potranno tentare la sorte, pescando dal nostro straordinario contenitore di sorprese: un po’ come una pesca di beneficienza!

Il bussolotto conterrà un totale di 60 bigliettini, così suddivisi:

  1. 30 bigliettini con la raffigurazione di un trifoglio: ahimè, nessuno sconto
  2. 20 bigliettini con la raffigurazione di un quadrifoglio: 20% di sconto sull’articolo
  3. 10 bigliettini con la raffigurazione di una foglia di canapa: 40% di sconto sull’articolo

Qualche ulteriore precisazione…

  1. Per ogni articolo acquistato è possibile pescare una sola volta.
  2. Gli sconti non sono cumulabili per uno stesso articolo.
  3. Non possono essere effettuati scambi: pescando il bigliettino A per l’articolo A, esso non può essere utilizzato per l’articolo B per il quale si pesca il bigliettino B. E così via.
  4. Gli sconti non possono essere post-datati: da utilizzare al momento dell’acquisto del prodotto per il quale si è pescato.

Per qualunque altra delucidazione vi aspettiamo nel nostro negozio!

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Asia

 

 

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Cosmesi a base di canapa, il nuovo trend dei nostri giorni

From Julia - Rubrica Beauty - prodotti e consigli per la bellezza con i nostri prodotti naturali

Elisir di giovinezza, creme miracolose, rimedi della nonna… ma se parliamo della canapa, perché non associarla alla cosmesi? Finalmente una rivoluzione della beauty routine.

Autrice: Asia – Blogger con la passione per il beauty e l’Oriente

Il ritmo incessante del tempo non risparmia neanche i maratoneti più preparati delle corse alla conquista di una longeva giovinezza. Sempre di più ci si rivolge al chirurgo estetico, ormai ossessionati dai canoni di bellezza che i tempi odierni ostentano e promuovono tramite i media.

Bisturi e botox, visi tirati ed artificiali, quattrini che piovono come nella stagione delle piogge del sudest asiatico.

Si parla spesso anche del cosiddetto “metodo coreano”, lunghi rituali di beauty routine suddivisi in infinite fasi, dal latte detergente, al tonico, per poi parlare di creme, sieri, massaggi facciali. Perché gli asiatici sembrano così giovani, oltre che per motivi legati alla buona, vecchia e crudele genetica?

Ci si inietta in viso addirittura il proprio sangue.

Eppure i risultati non spesso superano il tempo, rincorrendolo a stento.

Molto sottovalutato è lo stile di vita che, ovviamente, incide sulla rapidità dell’avanzamento del tempo.

Quale sarà mai il segreto per avere una pelle sana, una carnagione fresca e luminosa, come attenuare quelle benedette rughe che allo specchio sembrano infiniti solchi?

Ho deciso di accettare una nuova sfida.

Provando i più svariati prodotti, da quelli classici del supermercato, ai brand più costosi, passando per specifici prodotti farmaceutici che promettono e poi non mantengono.

Creme e cremine, emollienti, idratanti, rimpolpanti, protettive, rigeneranti, ricostituenti, acido ialuronico qua, collagene di là. Qual è la scelta giusta in questo caleidoscopio di termini, qual è il giusto connubio per trovare il giusto compromesso e ricavarne una degna efficacia?

Mai mi sarei aspettata di scoprire il mondo della canapa, così colmo di pregiudizi, perché “la cannabis è roba da drogati”, stereotipi nocivi ancor più di chi fa uso di certe sostanze perché ormai assuefatto dal lato tossico di questa medaglia del mondo canapa. Io stessa, prima di venire a conoscenza dell’infinito universo dietro alla cannabis, ero convinta che non se ne potesse parlare se non in termini controversi.

Eppure i cannabinoidi sembrano davvero il toccasana di cui tanto bramavo per il mio benessere e la mia pelle.

Ho così acquistato alcuni prodotti di Hemphilia, dove oltre che l’innovazione dell’uso dell’olio di canapa come protettore di bellezza, viene messo in risalto anche il lato biologico, un altro trend che negli ultimi anni sta popolando: per un mondo senza plastica, senza sprechi, dove il benessere ci riguardi a tuttotondo.

Leggiamo infatti sul loro catalogo:

“Per produrre i contenitori dei prodotti HEMPHILIA, serve circa il 70% in meno di plastica rispetto alla maggior parte dei flaconi normalmente reperibili sul mercato. Inoltre, i particolari tubi airless 2 e 3 layer studiati e creati da FRADA S.r.l., oltre ad essere innovativi per la migliore esperienza di utilizzo, permettono anche di risparmiare dal 40% al 100% di conservanti. Per lottare contro la deforestazione propone i propri prodotti senza il cosiddetto packaging secondario: astucci e scatole che servono per fare scena sugli scaffali dei negozi. Tutto ciò che è d’impatto negativo per l’ambiente, e non strettamente necessario, in HEMPHILIA viene bandito: questa è l’ideologia e la politica commerciale HEMPHILIA“*

Si nota, infatti, che i contenitori della linea di questa casa cosmetica non sia tra quelli che conquistano gli occhi di persone ingenue che vengono ingannate da un bravo designer. Sono dispenser semplici, senza sfaccettature né fronzoli. Perché ciò che conta è il loro contenuto, non di certo una sfavillante copertina che contiene un libro vuoto, per intenderci.

Sempre Hemphilia ci regala una interessante premessa, prima ancora di presentare i suoi prodotti:

“La bellezza non si manifesta solo nella superficie, ma anche nella scienza, nel cambiamento, nell’energia e sicuramente nella natura. Tutto ciò che è vivo e positivo è pura bellezza. Lo spirito di evoluzione che vive nelle piante è autentica poesia per chi la sa cogliere. La loro superba vitalità, la comprovata efficacia ed il loro grande potere curativo, che oggi stiamo riscoprendo grazie alla passione di alcuni illustri personaggi, è al servizio dell’integrazione tra natura e scienza: qui si rivela la vera, grande bellezza che muta anche la materia. HEMPHILIA nasce qui, in assoluto equilibrio tra scienza, natura e passione: un distillato dell’essenza che fluisce dalla fonte della vita L’arte del benessere”*

Parole che possono apparire altisonanti, come se si trattasse della solita campagna pubblicitaria dettata da uomini d’affari. Ma dopo vari tentativi di trovare prodotti adatti alla mia pelle, perché non dare una occasione ad un mondo nuovo, quasi inesplorato, come quello della cosmesi alla canapa. Nonostante la titubanza ho deciso di intraprendere questo percorso, nel mio quotidiano, per scoprire gli anfratti di questo mondo sulla mia stessa pelle, nella speranza che chiunque legga queste mie poche righe abbia la voglia di prendermi per mano alla scoperta di questa nuova storia che racconterò alla mia pelle, al mio corpo ed al mio spir

ito.

Hemphilia fornisce prodotti che spaziano tra il mantenimento di un viso giovane e in salute, come anche di bagnoschiuma, shampoo, siero capelli e oli per massaggi, oltre che creme e gel sollievo prolungato adatte a chi risente della fatica dello sport e degli acciacchi che il fisico costringe a sopportare, ma di questa seconda parentesi parleremo nel mio prossimo articolo di questa mia rubrica legata al beauty.

Partirò proprio oggi con Crema compattante antiage viso BIO, perché prevenire è molto meglio che curare, soprattutto all’alba dei fatidici 30 anni, per procedere ad un secondo step, utilizzando il Siero antiage viso-occhi BIO, ridensificante e antifatica perché, diciamocela tutta, lavorare per tante ore, sforzare la vista, il trucco onnipresente su palpebre ed occhiaie, l’inquinamento atmosferico, fumo, alcool, stress e non vado avanti, perché la lista si protrarrebbe all’infinito, non giovano né alla pelle né alle borse che scavano un profondo canyon, un abisso.

*Citazioni tratte dal sito http://www.hemphilia.com/