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Cosmesi a base di canapa, il nuovo trend dei nostri giorni

From Julia - Rubrica Beauty - prodotti e consigli per la bellezza con i nostri prodotti naturali

Elisir di giovinezza, creme miracolose, rimedi della nonna… ma se parliamo della canapa, perché non associarla alla cosmesi? Finalmente una rivoluzione della beauty routine.

Autrice: Asia – Blogger con la passione per il beauty e l’Oriente

Il ritmo incessante del tempo non risparmia neanche i maratoneti più preparati delle corse alla conquista di una longeva giovinezza. Sempre di più ci si rivolge al chirurgo estetico, ormai ossessionati dai canoni di bellezza che i tempi odierni ostentano e promuovono tramite i media.

Bisturi e botox, visi tirati ed artificiali, quattrini che piovono come nella stagione delle piogge del sudest asiatico.

Si parla spesso anche del cosiddetto “metodo coreano”, lunghi rituali di beauty routine suddivisi in infinite fasi, dal latte detergente, al tonico, per poi parlare di creme, sieri, massaggi facciali. Perché gli asiatici sembrano così giovani, oltre che per motivi legati alla buona, vecchia e crudele genetica?

Ci si inietta in viso addirittura il proprio sangue.

Eppure i risultati non spesso superano il tempo, rincorrendolo a stento.

Molto sottovalutato è lo stile di vita che, ovviamente, incide sulla rapidità dell’avanzamento del tempo.

Quale sarà mai il segreto per avere una pelle sana, una carnagione fresca e luminosa, come attenuare quelle benedette rughe che allo specchio sembrano infiniti solchi?

Ho deciso di accettare una nuova sfida.

Provando i più svariati prodotti, da quelli classici del supermercato, ai brand più costosi, passando per specifici prodotti farmaceutici che promettono e poi non mantengono.

Creme e cremine, emollienti, idratanti, rimpolpanti, protettive, rigeneranti, ricostituenti, acido ialuronico qua, collagene di là. Qual è la scelta giusta in questo caleidoscopio di termini, qual è il giusto connubio per trovare il giusto compromesso e ricavarne una degna efficacia?

Mai mi sarei aspettata di scoprire il mondo della canapa, così colmo di pregiudizi, perché “la cannabis è roba da drogati”, stereotipi nocivi ancor più di chi fa uso di certe sostanze perché ormai assuefatto dal lato tossico di questa medaglia del mondo canapa. Io stessa, prima di venire a conoscenza dell’infinito universo dietro alla cannabis, ero convinta che non se ne potesse parlare se non in termini controversi.

Eppure i cannabinoidi sembrano davvero il toccasana di cui tanto bramavo per il mio benessere e la mia pelle.

Ho così acquistato alcuni prodotti di Hemphilia, dove oltre che l’innovazione dell’uso dell’olio di canapa come protettore di bellezza, viene messo in risalto anche il lato biologico, un altro trend che negli ultimi anni sta popolando: per un mondo senza plastica, senza sprechi, dove il benessere ci riguardi a tuttotondo.

Leggiamo infatti sul loro catalogo:

“Per produrre i contenitori dei prodotti HEMPHILIA, serve circa il 70% in meno di plastica rispetto alla maggior parte dei flaconi normalmente reperibili sul mercato. Inoltre, i particolari tubi airless 2 e 3 layer studiati e creati da FRADA S.r.l., oltre ad essere innovativi per la migliore esperienza di utilizzo, permettono anche di risparmiare dal 40% al 100% di conservanti. Per lottare contro la deforestazione propone i propri prodotti senza il cosiddetto packaging secondario: astucci e scatole che servono per fare scena sugli scaffali dei negozi. Tutto ciò che è d’impatto negativo per l’ambiente, e non strettamente necessario, in HEMPHILIA viene bandito: questa è l’ideologia e la politica commerciale HEMPHILIA“*

Si nota, infatti, che i contenitori della linea di questa casa cosmetica non sia tra quelli che conquistano gli occhi di persone ingenue che vengono ingannate da un bravo designer. Sono dispenser semplici, senza sfaccettature né fronzoli. Perché ciò che conta è il loro contenuto, non di certo una sfavillante copertina che contiene un libro vuoto, per intenderci.

Sempre Hemphilia ci regala una interessante premessa, prima ancora di presentare i suoi prodotti:

“La bellezza non si manifesta solo nella superficie, ma anche nella scienza, nel cambiamento, nell’energia e sicuramente nella natura. Tutto ciò che è vivo e positivo è pura bellezza. Lo spirito di evoluzione che vive nelle piante è autentica poesia per chi la sa cogliere. La loro superba vitalità, la comprovata efficacia ed il loro grande potere curativo, che oggi stiamo riscoprendo grazie alla passione di alcuni illustri personaggi, è al servizio dell’integrazione tra natura e scienza: qui si rivela la vera, grande bellezza che muta anche la materia. HEMPHILIA nasce qui, in assoluto equilibrio tra scienza, natura e passione: un distillato dell’essenza che fluisce dalla fonte della vita L’arte del benessere”*

Parole che possono apparire altisonanti, come se si trattasse della solita campagna pubblicitaria dettata da uomini d’affari. Ma dopo vari tentativi di trovare prodotti adatti alla mia pelle, perché non dare una occasione ad un mondo nuovo, quasi inesplorato, come quello della cosmesi alla canapa. Nonostante la titubanza ho deciso di intraprendere questo percorso, nel mio quotidiano, per scoprire gli anfratti di questo mondo sulla mia stessa pelle, nella speranza che chiunque legga queste mie poche righe abbia la voglia di prendermi per mano alla scoperta di questa nuova storia che racconterò alla mia pelle, al mio corpo ed al mio spir

ito.

Hemphilia fornisce prodotti che spaziano tra il mantenimento di un viso giovane e in salute, come anche di bagnoschiuma, shampoo, siero capelli e oli per massaggi, oltre che creme e gel sollievo prolungato adatte a chi risente della fatica dello sport e degli acciacchi che il fisico costringe a sopportare, ma di questa seconda parentesi parleremo nel mio prossimo articolo di questa mia rubrica legata al beauty.

Partirò proprio oggi con Crema compattante antiage viso BIO, perché prevenire è molto meglio che curare, soprattutto all’alba dei fatidici 30 anni, per procedere ad un secondo step, utilizzando il Siero antiage viso-occhi BIO, ridensificante e antifatica perché, diciamocela tutta, lavorare per tante ore, sforzare la vista, il trucco onnipresente su palpebre ed occhiaie, l’inquinamento atmosferico, fumo, alcool, stress e non vado avanti, perché la lista si protrarrebbe all’infinito, non giovano né alla pelle né alle borse che scavano un profondo canyon, un abisso.

*Citazioni tratte dal sito http://www.hemphilia.com/

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Sport e CBD

L’ Agenzia Mondiale per l’Anti Doping, meglio conosciuta come WADA, è stata creata nel 1999 per controllare l’uso di sostanze proibite che alterano le prestazioni sportive. E’ sorta su iniziativa del CIO (Comitato Olimpico Internazionale)

La WWA si occupa di controllare ed eseguire test su tutti gli atleti professionisti. Se qualcuno usa queste sostanze, può incorrere a squalifiche, revoche di titoli o medaglie fino ad arrivare alla radiazione. Nella lista si possomo trovare molte sostanze, una tra queste è la cannabis.

Dato che il CBD è un composto chimico estratto dalla pianta di canapa, è stato sulla lista per molto tempo. Nonostante non abbia l’effetto psicoattivo del THC.
Dopo approfondite ricerche, il panorama è cambiato nel Gennaio 2017 quando WADA ha ufficialmente rimosso il Cannabidiolo (CBD) dalla lista delle sostanze controllate e i professionisti ora possono assumerlo senza rischi per la loro carriera.

Da anni diversi atleti professionisti hanno spinto affinchè il CBD fosse tolto dalla lista delle sostanze proibite. Famoso è l’episodio dell’Agosto 2016 quando il lottatore Nate Diaz ha assunto Olio di CBD di fronte ai reporter durante una conferenza stampa dicendo loro che lo aiutava ad accelerare il processo di recupero.
Questo gli ha causato un avviso ufficiale da parte dell’Agenzia Anti Doping Statunitense però il suo gesto ha rappresentato un passo importante nella legalizzazione del CBD.

Perchè il CBD è così popolare tra gli atleti?

Quando si assume olio di CBD (cannabidiolo) esso interagisce con il nostro sistema endocannabinoide il qualche ha due ricettori, CB1 e CB2 attivati da cannabinoidi endogeni. Il CBD può avere un grande impatto positivo sul corpo umano e negli ultimi anni sta acquisendo sempre maggior importanza come antidolorifico completamente naturale.
I modi in cui un atleta può assumere CBD sono vari ma sicuramente il più efficiente è assumendo direttamente l’estratto in gocce.

Molti studi affermano che il CBD ha proprietà anti-infiammatorie ed è molto efficace nel post work out per lenire i fastidi cronici nei muscoli e nelle articolazioni. Purtroppo gli infortuni sono parte inevitabile dell’attività sportiva e per questo gli atleti cercano sempre rimedi efficaci e rapidi per recuperare la forma. Dato che il CBD è completamente naturale e non crea dipendenza, sono sempre di più gli atleti che sostituiscono prodotti medici tradizionali con l’olio di CBD oppure con altri prodotti contenenti CBD o addirittura l’olio di canapa ad usi alimentari (anche se questo ovviamente ha una efficacia decisamente minore).

Oltre ad avere proprietà anti-infiammatorie e anti-dolorifiche, è dimostrato che il CBD ha benefici sia per la salute sia per il sistema immunitario. Questo è un punto estremamente importante per gli atleti (e non solo): dato che il forte stress può danneggiare il sistema immunitario, il CBD è un antistress naturale e aiuta a ridurre l’ansia.

La rimozione dell’olio di CBD dalla lista delle sostanze proibite è stata una ottima notizia per gli atleti professionisti che hanno ora un modo completamente naturale per alleviare il dolore, accelerare il recupero, calmare i nervi ed ottenere il miglior risultato possibile.

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Il CBD per la Fibromialgia

Cos’è il cannabidiolo?

Il Cannabidiolo (CBD) è un componente chimico della Canapa. IL CBD non è psicoattivo, a differenza del Tetraidrocannabinolo (THC), altro noto componente della pianta.

Si crede che il CBD attivi i recettori della Serotonina e svolga un ruolo attivo nella percezione del dolore, il mantenimento della temperatura corporea e la riduzione delle infiammazioni. Inoltre sprigiona una sostanza chimica che influisce sullo stato d’animo e le funzioni mentali.

Sono questi i benefici che rendono il CBD una valida alternativa nel trattamento della terapia del dolore.

Il CBD per il trattamento della Fibromialgia

La fibromialgia, conosciuta anche come sindrome fibromialgica, è una condizione cronica che provoca dolori in tutto il corpo, con sofferenza localizzata a livello di muscoli e articolazioni, ed altre manifestazioni quali affaticamento costante, ansia e depressione, mal di testa cronici, disturbi del sonno, rigidità muscolare.

Non c’è una cura per questa condizione. Le opzioni terapeutiche si concentrano sulla terapia del dolore.

Il CBD è usato per il trattamento dei dolori cronici e per ridurre le infiammazioni. E’ considerato un alternativa agli oppiacei.

Uno studio del 2009* sulle potenzialità analgesiche dei cannabinoidi, ha rivelato che il CBD può essere usato per alleviare il dolore delle neuropatie. E in altri due studi, il CBD è stato usato per trattare i processi infiammatori delle lesioni neurologiche. I ricercatori hanno visto il CBD come alternativa efficace ai trattamenti tradizionali perchè ha significativamente ridotti i sintomi del dolore.

Modalità di assunzione del CBD

I prodotti con Cannabidiolo sono utilizzati per i benefici terapeutici senza che abbiano la componente psicoattivante del THC. Può essere a volte difficile trovare prodotti che abbiano CBD senza THC (ma non in From Julia!).

E’ possibile assumere il CBD in varie modalità:

  • Fumare e svapare: per alleviare nel modo più rapido il dolore, fumare o svapare CBD è la soluzione migliore. Gli effetti possono durare fino a tre ore. Questo metodo permette di inalare il CBD della pianta in modo che i componenti vengano assorbiti nel sangue e nei polmoni.
  • Commestibile: cibi preparati con la pianta di canapa, olio oppure burro di canapa. Gli effetti del CBD ingerito con gli alimenti possono durare fino a 6 ore.
  • Uso topico: l’olio di CBD si può trovare nelle creme, sieri e balsami che vengono applicati direttamente sulla pelle. Questi prodotti sono una alternativa efficace per ridurre le infiammazioni ed alleviare il dolore.
  • Estratti: gli oli possono essere spalmati direttamente sulla pelle, ingeriti oppure assorbiti con qualche goccia sotto la lingua.

Poniamo l’attenzione sul fatto che possono presentarsi dei problemi respiratori a vaporizzare il CBD. Persone con asma o patologie polmonari non dovrebbero utilizzare questo metodo.

Dove trovarlo

Sul nostro shop si possono trovare 3 differenti percentuali. Scrivici pure per ulteriori informazioni. 

*https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3728280/

Articolo originale: https://www.healthline.com/health/cbd-for-fibromyalgia

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Cos’è il Cannabidiolo?

Il CBD è un principio attivo naturale, non psico-attivo, presente in percentuali variabili nella Cannabis Sativa. Come tutti i cannabinoidi  presenti in questa pianta, esso agisce legandosi ad appositi recettori nel nostro corpo: il  Sistema Endocannabinoide, specializzato nella sintesi, recezione e gestione di molecole molto simili ai cannabinoidi vegetali. È proprio questa affinità a rendere il CBD estremamente safe in quanto “riconosciuto” dal nostro corpo e facilmente metabolizzato.

La bassissima tossicità e l’inesistente potere psicotropo rendono questo principio attivo particolarmente adatto al trattamento di patologie infantili, come attestano recenti studi relativi a casi di epilessia resistente ai farmaci, ove il CBD ha dimostrato il suo enorme potere curativo.

PERCHÉ LA CANAPA PRODUCE IL CBD?

La canapa produce centinaia di composti, metaboliti, terpeni e flavonoidi, ognuno di essi possiede proprietà potenzialmente utili all’essere umano, i più conosciuti sono THC e CBD. In natura questi composti hanno l’aspetto di una resina che ricopre per mezzo di ghiandole la superficie esterna dei fiori della canapa, conferendole il caratteristico profumo pungente ed una sensazione appiccicosa al tatto. La resina protegge da umidità e predatori la parte più preziosa: i semi, che maturano durante il lungo periodo di fioritura. Essa agisce sia meccanicamente, creando una superficie idrorepellente, sia chimicamente, scoraggiando insetti e mammiferi con fragranze pungenti dovute alla presenza di terpeni quali il limonene, il myricene, il linanolo ecc. La pianta produce questi svariati preziosi composti per tutelarsi in ambienti con caratteristiche diverse, essendo essa in grado di privilegiare la produzione di un cannabinoide piuttosto che un altro, a seconda delle risorse disponibili nel suolo e delle esigenze climatiche. Capacità che fa della canapa un prezioso alleato per l’essere umano, efficace ed ecocompatibile.

IL CBD PER L’UOMO

Il CBD può essere impiegato in varie concentrazioni e preparazioni, grazie alla sua estrema versatilità di impiego nel trattamento di problematiche, che risultano spesso molto diverse tra loro. 

L’azione ad ampio spettro del Cannabidiolo è diretta antagonista di neoplasie, diabete, epilessia, morbo di Alzheimer, morbo di Crohn e riduce la tensione muscolare data da particolari forme cliniche; le funzioni di neuroprotettore, antibatterico, antinfiammatorio, calmante, rilassante, antiemetico e antispasmodico offrono una panoramica dei suoi impieghi più specifici, altri, in fase di studio, rivelano una spiccata efficacia come potente antidolorifico se abbinato ad altri cannabinoidi presenti nella pianta della canapa, quali THC (Tetraidrocannabinolo), CBN (cannabinolo), CBC (cannabicromene), CBG (cannabigerolo), suggerendo che l’autentica virtù di questo vegetale risieda nell’azione congiunta dei suoi molti principi attivi reciprocamente connessi (fitocomplesso). Vista la ricchezza delle sue proprietà, è importante commisurare i dosaggi, dapprima per conoscere la risposta soggettiva per poi adeguarli agli specifici trattamenti.

È limitante approcciarsi al CBD come ad un qualsiasi preparato farmaceutico, risiedendo la sua efficacia nella sinergia di molti fattori e nella profonda interazione che intercorre tra corpo umano e cannabinoidi naturali. 

 

Articolo scritto da Leonardo Lizzi per From Julia.