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Perché si dice NO alla canapa?

 

Una breve riflessione di getto sul pressappochismo e l’intolleranza generale con cui si affrontano i temi del mondo della canapa.

 

Informazioni distorte, incongruenze perpetue e dicerie popolari sembrano non mentire mai: perché è così facile focalizzarsi sugli aspetti negativi di qualcosa che non si conosce senza oltrepassare il confine dei pregiudizi?

Un confine che non è altro che una tenue linea tracciata dalla fantasia, le cui sembianze però sono quelle di un muro invalicabile.

Credo che questa linea vada di pari passo con quella dell’abitudine, due strisce parallele che non si incontrano mai ma che si osservano nel loro cammino.

Le novità possono spaventare ed è sicuramente più facile adagiarsi sulle sicurezze impartite dalle nostre esperienze ed insegnamenti radicati.

Basti pensare ad un ristorante: ci abituiamo a frequentarne uno in particolare dove abbiamo la certezza di sentirci a proprio agio. Poco più avanti magari viene inaugurato un nuovo locale che promette qualità ed impegno, eppure questa novità ci appare quasi avversa, perché rischiare di mangiare male lì quando non vi sono dubbi su ciò che offre la nostra prima scelta?

La canapa è un po’ come una novità, anche se non lo è affatto. Parliamo di migliaia di anni di storia, i nostri antenati la utilizzavano ancor prima della nascita di Cristo, per la produzione di abiti, per uso medico, per i manoscritti. Ci sono talmente tanti esempi da elencare che non vorrei annoiare coloro che sono giunti fin qui con la lettura.

Perché parlo di novità? Perché la canapa non è quella terribile droga il cui consumo distrugge la vita delle persone: questo è solo un lato della medaglia, perché è ovvio che una dipendenza di questo tipo porti al malessere, come in fondo succede con tutte le cose: “il troppo stroppia” si dice.

Allora la vietano, perché viene associata al solo uso e consumo in quanto utilizzata come sostanza stupefacente, come se l’alcool non lo fosse. L’alcool però è legale.

Chi mai dice che un bicchiere di vino non sia salutare, anzi!

Ma una sbornia dopo l’altra, l’abuso incontrollato, non sono forse delle forme di degrado che portano ad una morte preannunciata?

Il solo fatto di vietare la cannabis porta al suo consumo illegale: spaccio, abbondanza, retroscena da far rabbrividire, giovani che entrano in tunnel senza che vi sia una luce per annunciarne la fine. Una sorta di psicologia inversa che corrompe la mente umana e pone molti nella condizione di trasgredire le regole, di sballarsi in un circolo vizioso pericoloso.

Pensiamo invece alla cannabis legalizzata, dove questa sovracitata psicologia perde d’efficacia, dove la trasgressione non fa più capolinea e di conseguenza l’abuso di determinate sostanze, in percentuale, scende a dismisura. Tutti numeri che si trovano in rete facendo una breve ricerca che non starò qui ad elencarvi, perché questa è una riflessione a cuore aperto, senza riempire le teste di cifre e sondaggi lunghissimi.

Credo solo che l’abitudine e i pregiudizi stiano distruggendo un’idea, un mondo migliore, perché la canapa non è quella strega cattiva che devasta i nostri figli, la canapa è soprattutto altro, è un mondo ecosostenibile, è un’alternativa valida a usi e consumi odierni che stanno privando la terra delle sue risorse privando in primis noi della salute e della sicurezza di vivere in un pianeta i cui equilibri non siano in bilico.

Perché le sconsiderate scelte di pochi devono oscurare la possibilità di migliorare, oltre che noi stessi, la nostra amata Terra così malata e sfruttata?

Preconcetti spesso ridicoli demonizzano qualcosa che è del tutto normale nella sua verità: dopotutto, qualunque cosa può fare male, bisogna solo saperla usare nella maniera giusta.

Perché se così non fosse, chiudete i bar dove vengono serviti alcolici, chiudete le farmacie dove si vendono farmaci “potenzialmente letali se superata la dose consentita”, chiudete gli ospedali dove un chirurgo può sbagliare, chiudete le strade dove gli incidenti provocano morti ogni giorno, chiudete gli uomini in una prigione perché potenziali assassini.

Serve aggiungere altro?

 

Asia

 

 

 

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Il siero: il vero protagonista di una pelle perfetta

Crema idratante, tonico, detergente, siero: è quest’ultimo ad avere un ruolo fondamentale per prendersi correttamente cura della nostra pelle. Ma qual è esattamente la sua funzione?

Asia – Blogger con la passione per il beauty e l’Oriente.

 

Al centro dell’attenzione della cosmetica abbiamo sempre sentito parlare di creme: quelle favolose, miracolose, morbide e setose. Barattoloni enormi o flaconcini preziosi, nel nostro immaginario si sono sempre classificate al primo posto dei must have, anche per chi magari non usa nel quotidiano prodotti specifici né segue una determinata routine “step by step” .

Anche il tonico faceva capolino, sovvengono i ricordi delle nonne con le loro boccette di acqua di rose, le mamme con i cotoncini impregnati di liquidi profumati da stendere su quelle rughette birichine, e chi non ha mai avuto nella propria mensola quel tonico sconosciuto per rinfrescarsi le gote dopo aver trascorso una serata sbarazzina?

 

Quindi di cosa si tratta?

Il siero. Questa creatura mitologica il cui prezzo tende ad elevarsi dinanzi a quello dei suoi precedenti. Ampolle ripiene di una sostanza misteriosa ma apparentemente miracolosa: in che cosa consiste in realtà? Se ne sente parlare sempre di più, come se fosse irrinunciabile.

Solo pubblicità? Niente affatto.

Utilizzato nella giusta maniera può fungere da principale nemico giurato di moltitudini di problematiche di cui soffre la pelle.

Esso si aggiunge ai trattamenti a cui abbiamo fatto riferimento sopra: questo sta a significare che non va a sostituirli ma li migliora esponenzialmente.

La sua formulazione è leggera ma concentratissima, poche gocce di prodotto contengono i principi attivi che andranno poi assorbiti da tutti gli strati cutanei in maniera efficace.

 

E come si usa?

Applicato su una pelle ben detersa, a seconda del siero specifico, ha diverse funzioni.

In base alla propria esigenza, infatti, la scelta del siero è fondamentale per apportare cambiamenti evidenti e più rapidi rispetto all’applicazione di una crema “classica”.

Tra i più ricercati spiccano i famigerati sieri anti-age, per contrastare i segni del tempo tanto agguerriti quanto indomabili. Ci sono poi sieri che favoriscono il rinnovamento delle cellule dando una piacevole luminosità, ci sono quelli che vanno a garantire la corretta idratazione, per passare ai sieri compattanti che riducono i segni della stanchezza e vanno ad uniformare il colorito spento e irregolare.

 

 

Sieri alla canapa… perché no!

 

Sono 2 le proposte a tema canapa, come di prassi del nostro blog, parleremo di Hemphilia, avendo iniziato un percorso di prova proprio su questi prodotti per testarne l’efficacia a breve e lungo termine.

Da ormai due settimane, io personalmente utilizzo il Siero antiage viso-occhi BIO

Principi attivi:

Con Aloe vera bio, olio di Germe di Grano, Acido Jaluronico sale sodico,
estratti di Cannabis Sativa bio, Acido Jaluronico a bassissimo peso molecolare, puro olio essenziale di Rosa Damascena bio, estratto di Borragine, estratto di Guaranà, puro olio essenziale di Limone bio,
puro olio essenziale di Palmarosa bio, puro olio essenziale naturale di Geranio rosato bourbon, Vitamina E, frazione dell’olio di Oliva e glicerina vegetale.

Modo d’uso:

Applicare mattina e sera sul viso e contorno occhi prima della crema, picchiettando fino ad assorbimento.

 

Recensione

La sua consistenza tende ad un gel abbastanza liquido, l’odore è piacevole, l’applicazione è semplice e l’assorbimento rapido. Il contenuto è di soli 20ml, per un’azione intensiva e mirata, senza esagerare con i dosaggi. Infatti io ne uso una quantità molto ridotta, concentrandomi sul contorno occhi e sui segni di stanchezza più evidenti, come la famosa “ruga della disapprovazione”tra le due sopracciglia. Il prodotto lascia la pelle elastica ed idratata, lo applico ogni giorno mattina e sera, i risultati iniziano a vedersi dalle prime applicazioni, un po’ come se stendesse i “solchi” derivanti dalle fatiche lavorative o dalle ore piccole. Non unge e non è comedogenico.

 

 

Il secondo prodotto di cui vi parlerò è il Siero viso ultra-rich idratante BIO

Principi attivi:

Con Aloe vera bio, olio di Cannabis Sativa bio, idrolato di fiori di Calendula, idrolato di fiori di LavandaAngustifolia, fitosteroli di Crambe Abyssinica, frazione dell’olio di Oliva, Vitamina E, Betaglucano carbossilato, CBD, Acido Jaluronico a bassissimo peso molecolare, puro olio essenziale di Palmarosa bio, Acido Jaluronico sale sodico, olio di Girasole bio, estratto di Rosmarino e gomma di Tara (Carruba Peruviana).

Effetti: 

Grazie alla Canapa, CBD, Betaglucano carbossilato e acido Jaluronico a bassissimo peso molecolare, è un portentoso trattamento d’urto per la pelle secca, arida e delicata. L’effetto ultra-idratante è pressochè immediato ed il suo effetto benefico rimpolpante aumenta visibilmente ad ogni applicazione.

 

Questo siero lo devo ancora provare, la recensione arriverà nel prossimo articolo, al termine della confezione del siero anti-age di cui ho parlato sopra. Anche per questo siero il formato è di soli 20ml.

 

Asia

 

 

 

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L’uso medico della canapa per il trattamento della sclerosi multipla e degli spasmi muscolari

Stettoscopio e pianta di marijuana

Grazie al continuo progresso dei campi della medicina e della farmacologia, l’interesse più recente sembra proprio essere in favore dell’uso medico della canapa come uno dei metodi per alleviare i dolori legati agli spasmi muscolari di persone affette dalla sclerosi multipla.

 

 

 

I cannabidioli sono stati studiati per varietà di disordini neurologici con risultati promettenti. Evidenze di rilievo indicano che il THC ed il CBD possono essere utilizzati nel trattamento degli effetti collaterali della sclerosi multipla, quali appunto spasmi muscolari e dolori neuropatici, anche se il ruolo dei cannabidioli non è ancora del tutto chiaro nel definire un trattamento strategico alle comunità mediche. In tutto il mondo, la maggioranza dei pazienti che sceglie di implementare nella loro terapia anche i derivati della canapa non ricevono un adeguato supporto dal settore sanitario.

In alcuni casi, i pazienti si affidano a specifici programmi clinici anche per alimentare la conoscenza globale sugli effetti della cannabis per dimostrarne l’efficacia in relazione ai sintomi sovracitati.

 

 

Cos’è la Sclerosi Multipla?

 

 

E’ una malattia neurodegenerativa che va a colpire la proteina che protegge le cellule nervose che, esposte a questo deterioramento perdono la loro completa funzionalità.

Ne risultano sintomi che includono dolore, spasticità muscolare, affaticamento, infiammazione, depressione; tutto ciò inoltre porta ad una ridotta attività fisica e ad una qualità di vita molto bassa. Questo processo di deterioramento che avviene nel sistema nervoso affligge più di 2 milioni di persone in tutto il mondo.I trattamenti standard che aiutano i pazienti a ritornare ad una sorta di vita normale includono medicinali antinfiammatori ed antidolorifici, miorilassanti e tranquillanti. Nonostante i progressi, nessuno degli attuali trattamenti cura in maniera efficace o definitiva i sintomi legati a questa patologia. Molti pazienti, pertanto, hanno optato per una terapia alternativa legata al mondo della cannabis.

Recenti studi hanno evidenziato l’efficacia degli estratti della canapa per somministrazione orale nel trattamento dei sintomi della SM., in particolare riferendosi all’estratto “Sativex”, come terapia complementare, come accaduto in un particolare studio che coinvolto 572 persone affette da SM.

L’obiettivo era di paragonare l’efficacia di trattamenti tradizionali e quelli sperimentali a base di cannabis attraverso veri e propri valori numerici per definirne l’efficacia, monitorando la frequenza degli spasmi, il disturbo del sonno e dell’impressione generale di medici e pazienti dinanzi ad ambedue le soluzioni terapeutiche. Tutti questi parametri volsero in favore dei trattamenti alla canapa.

 

 

Uso della cannabis per contrastare la sclerosi multipla

 

In molti Paesi i medici hanno l’autorizzazione di prescrivere terapie a base di cannabis ai pazienti affetti dalla SM, probabilmente questa opzione, nei prossimi anni, diventerà comune, per alleviare i dolori, gli spasmi muscolari e i tremori.

C’è bisogno di perpetua e continua ricerca per studiare quali siano gli effetti di questi trattamenti sui pazienti, in base alle differenti reazioni che ha ogni singolo individuo alla terapia, anche per capire quali specifici tipi, dosaggi e metodo di consumo di cannabis siano più efficaci, limitando anche gli effetti collaterali.Anche se ad oggi sempre più pazienti parlano di queste terapie a base di cannabis senza indugiare né influenzati dai luoghi comuni più diffusi, dall’altra parte, purtroppo, il personale sanitario non ha ancora acquisito il modus operandi della prescrizione e nella gestione di questi innovativi trattamenti, “non vi è una scuola di riferimento specifica, né informazioni certe/esaustive”.Il “proibizionismo” sicuramente rallenta la ricerca clinica, lasciando spesso allo sbando questi pazienti, abbandonati a loro stessi in questa sperimentazione, per non parlare degli elevati costi per cannabis ad uso medico di qualità.

 

Tutto ciò non dovrebbe fermare queste persone nel condurre una loro ricerca personale per aiutare questo campo a crescere ed avere un riconoscimento più importante.

Asia

 

Traduzione tratta dal testo originale in inglese: https://www.royalqueenseeds.com/blog-do-people-suffering-from-multiple-sclerosis-or-muscle-spasms-benefit-from-using–n62

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Come funziona la “lucky weed week” di From Julia?

From Julia dedicherà la settimana dal 2 al 7 settembre 2019 alla fortuna, per i clienti che visiteranno il nostro store arriva una novità…

La lucky weed week: di che cosa si tratta?

Per molti le ferie sono finite, proprio per questo abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa divertente per premiare i nostri più fortunati clienti, benché in fondo siano concluse le vacanze, perché non riaprire il sipario con degli sconti?
Ma attenzione! Sarà la fortuna a decretare i più fortunati di fine estate.Da lunedì 2 a sabato 7 settembre, per ogni acquisto in-store di via Mantica 7, a Udine, i nostri clienti potranno tentare la sorte, pescando dal nostro straordinario contenitore di sorprese: un po’ come una pesca di beneficienza!

Il bussolotto conterrà un totale di 60 bigliettini, così suddivisi:

  1. 30 bigliettini con la raffigurazione di un trifoglio: ahimè, nessuno sconto
  2. 20 bigliettini con la raffigurazione di un quadrifoglio: 20% di sconto sull’articolo
  3. 10 bigliettini con la raffigurazione di una foglia di canapa: 40% di sconto sull’articolo

Qualche ulteriore precisazione…

  1. Per ogni articolo acquistato è possibile pescare una sola volta.
  2. Gli sconti non sono cumulabili per uno stesso articolo.
  3. Non possono essere effettuati scambi: pescando il bigliettino A per l’articolo A, esso non può essere utilizzato per l’articolo B per il quale si pesca il bigliettino B. E così via.
  4. Gli sconti non possono essere post-datati: da utilizzare al momento dell’acquisto del prodotto per il quale si è pescato.

Per qualunque altra delucidazione vi aspettiamo nel nostro negozio!

Vi ricordiamo il nostro Shop online, nel caso non riusciste a visitarci in-store!

 

Asia

 

 

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Cosmesi a base di canapa, il nuovo trend dei nostri giorni

From Julia - Rubrica Beauty - prodotti e consigli per la bellezza con i nostri prodotti naturali

Elisir di giovinezza, creme miracolose, rimedi della nonna… ma se parliamo della canapa, perché non associarla alla cosmesi? Finalmente una rivoluzione della beauty routine.

Autrice: Asia – Blogger con la passione per il beauty e l’Oriente

Il ritmo incessante del tempo non risparmia neanche i maratoneti più preparati delle corse alla conquista di una longeva giovinezza. Sempre di più ci si rivolge al chirurgo estetico, ormai ossessionati dai canoni di bellezza che i tempi odierni ostentano e promuovono tramite i media.

Bisturi e botox, visi tirati ed artificiali, quattrini che piovono come nella stagione delle piogge del sudest asiatico.

Si parla spesso anche del cosiddetto “metodo coreano”, lunghi rituali di beauty routine suddivisi in infinite fasi, dal latte detergente, al tonico, per poi parlare di creme, sieri, massaggi facciali. Perché gli asiatici sembrano così giovani, oltre che per motivi legati alla buona, vecchia e crudele genetica?

Ci si inietta in viso addirittura il proprio sangue.

Eppure i risultati non spesso superano il tempo, rincorrendolo a stento.

Molto sottovalutato è lo stile di vita che, ovviamente, incide sulla rapidità dell’avanzamento del tempo.

Quale sarà mai il segreto per avere una pelle sana, una carnagione fresca e luminosa, come attenuare quelle benedette rughe che allo specchio sembrano infiniti solchi?

Ho deciso di accettare una nuova sfida.

Provando i più svariati prodotti, da quelli classici del supermercato, ai brand più costosi, passando per specifici prodotti farmaceutici che promettono e poi non mantengono.

Creme e cremine, emollienti, idratanti, rimpolpanti, protettive, rigeneranti, ricostituenti, acido ialuronico qua, collagene di là. Qual è la scelta giusta in questo caleidoscopio di termini, qual è il giusto connubio per trovare il giusto compromesso e ricavarne una degna efficacia?

Mai mi sarei aspettata di scoprire il mondo della canapa, così colmo di pregiudizi, perché “la cannabis è roba da drogati”, stereotipi nocivi ancor più di chi fa uso di certe sostanze perché ormai assuefatto dal lato tossico di questa medaglia del mondo canapa. Io stessa, prima di venire a conoscenza dell’infinito universo dietro alla cannabis, ero convinta che non se ne potesse parlare se non in termini controversi.

Eppure i cannabinoidi sembrano davvero il toccasana di cui tanto bramavo per il mio benessere e la mia pelle.

Ho così acquistato alcuni prodotti di Hemphilia, dove oltre che l’innovazione dell’uso dell’olio di canapa come protettore di bellezza, viene messo in risalto anche il lato biologico, un altro trend che negli ultimi anni sta popolando: per un mondo senza plastica, senza sprechi, dove il benessere ci riguardi a tuttotondo.

Leggiamo infatti sul loro catalogo:

“Per produrre i contenitori dei prodotti HEMPHILIA, serve circa il 70% in meno di plastica rispetto alla maggior parte dei flaconi normalmente reperibili sul mercato. Inoltre, i particolari tubi airless 2 e 3 layer studiati e creati da FRADA S.r.l., oltre ad essere innovativi per la migliore esperienza di utilizzo, permettono anche di risparmiare dal 40% al 100% di conservanti. Per lottare contro la deforestazione propone i propri prodotti senza il cosiddetto packaging secondario: astucci e scatole che servono per fare scena sugli scaffali dei negozi. Tutto ciò che è d’impatto negativo per l’ambiente, e non strettamente necessario, in HEMPHILIA viene bandito: questa è l’ideologia e la politica commerciale HEMPHILIA“*

Si nota, infatti, che i contenitori della linea di questa casa cosmetica non sia tra quelli che conquistano gli occhi di persone ingenue che vengono ingannate da un bravo designer. Sono dispenser semplici, senza sfaccettature né fronzoli. Perché ciò che conta è il loro contenuto, non di certo una sfavillante copertina che contiene un libro vuoto, per intenderci.

Sempre Hemphilia ci regala una interessante premessa, prima ancora di presentare i suoi prodotti:

“La bellezza non si manifesta solo nella superficie, ma anche nella scienza, nel cambiamento, nell’energia e sicuramente nella natura. Tutto ciò che è vivo e positivo è pura bellezza. Lo spirito di evoluzione che vive nelle piante è autentica poesia per chi la sa cogliere. La loro superba vitalità, la comprovata efficacia ed il loro grande potere curativo, che oggi stiamo riscoprendo grazie alla passione di alcuni illustri personaggi, è al servizio dell’integrazione tra natura e scienza: qui si rivela la vera, grande bellezza che muta anche la materia. HEMPHILIA nasce qui, in assoluto equilibrio tra scienza, natura e passione: un distillato dell’essenza che fluisce dalla fonte della vita L’arte del benessere”*

Parole che possono apparire altisonanti, come se si trattasse della solita campagna pubblicitaria dettata da uomini d’affari. Ma dopo vari tentativi di trovare prodotti adatti alla mia pelle, perché non dare una occasione ad un mondo nuovo, quasi inesplorato, come quello della cosmesi alla canapa. Nonostante la titubanza ho deciso di intraprendere questo percorso, nel mio quotidiano, per scoprire gli anfratti di questo mondo sulla mia stessa pelle, nella speranza che chiunque legga queste mie poche righe abbia la voglia di prendermi per mano alla scoperta di questa nuova storia che racconterò alla mia pelle, al mio corpo ed al mio spir

ito.

Hemphilia fornisce prodotti che spaziano tra il mantenimento di un viso giovane e in salute, come anche di bagnoschiuma, shampoo, siero capelli e oli per massaggi, oltre che creme e gel sollievo prolungato adatte a chi risente della fatica dello sport e degli acciacchi che il fisico costringe a sopportare, ma di questa seconda parentesi parleremo nel mio prossimo articolo di questa mia rubrica legata al beauty.

Partirò proprio oggi con Crema compattante antiage viso BIO, perché prevenire è molto meglio che curare, soprattutto all’alba dei fatidici 30 anni, per procedere ad un secondo step, utilizzando il Siero antiage viso-occhi BIO, ridensificante e antifatica perché, diciamocela tutta, lavorare per tante ore, sforzare la vista, il trucco onnipresente su palpebre ed occhiaie, l’inquinamento atmosferico, fumo, alcool, stress e non vado avanti, perché la lista si protrarrebbe all’infinito, non giovano né alla pelle né alle borse che scavano un profondo canyon, un abisso.

*Citazioni tratte dal sito http://www.hemphilia.com/

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Hummus con semi di Canapa

Continuiamo la rubrica delle ricette suggerite dalla nostra clientela e ringraziamo Noemi per avercela inviata. Questa volta abbiamo un preparato che non tutti conoscono: l’hummus. E’ molto facile e veloce da realizzare, ottimo da spalmare sul pane per una merenda saporita e proteica.

Di seguito la ricetta:
– semi di canapa decorticati
– due scatole di ceci precotti
– tre cucchiai d’olio di semi di canapa
– un pizzico di sale
– pepe
– due cucchiai di tahina (facoltativo)
– il succo di un limone medio
– acqua qb.

Frullare il tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungere 2 cucchiai di semi di canapa, guarnire con olio, semi di canapa e paprika affumicata.

Inviateci le vostre ricette realizzate con le materie prime acquistate in Store o via E-Commerce, riceverete un coupon scontistica per l’acquisto successivo!

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Il CBD per la Fibromialgia

Cos’è il cannabidiolo?

Il Cannabidiolo (CBD) è un componente chimico della Canapa. IL CBD non è psicoattivo, a differenza del Tetraidrocannabinolo (THC), altro noto componente della pianta.

Si crede che il CBD attivi i recettori della Serotonina e svolga un ruolo attivo nella percezione del dolore, il mantenimento della temperatura corporea e la riduzione delle infiammazioni. Inoltre sprigiona una sostanza chimica che influisce sullo stato d’animo e le funzioni mentali.

Sono questi i benefici che rendono il CBD una valida alternativa nel trattamento della terapia del dolore.

Il CBD per il trattamento della Fibromialgia

La fibromialgia, conosciuta anche come sindrome fibromialgica, è una condizione cronica che provoca dolori in tutto il corpo, con sofferenza localizzata a livello di muscoli e articolazioni, ed altre manifestazioni quali affaticamento costante, ansia e depressione, mal di testa cronici, disturbi del sonno, rigidità muscolare.

Non c’è una cura per questa condizione. Le opzioni terapeutiche si concentrano sulla terapia del dolore.

Il CBD è usato per il trattamento dei dolori cronici e per ridurre le infiammazioni. E’ considerato un alternativa agli oppiacei.

Uno studio del 2009* sulle potenzialità analgesiche dei cannabinoidi, ha rivelato che il CBD può essere usato per alleviare il dolore delle neuropatie. E in altri due studi, il CBD è stato usato per trattare i processi infiammatori delle lesioni neurologiche. I ricercatori hanno visto il CBD come alternativa efficace ai trattamenti tradizionali perchè ha significativamente ridotti i sintomi del dolore.

Modalità di assunzione del CBD

I prodotti con Cannabidiolo sono utilizzati per i benefici terapeutici senza che abbiano la componente psicoattivante del THC. Può essere a volte difficile trovare prodotti che abbiano CBD senza THC (ma non in From Julia!).

E’ possibile assumere il CBD in varie modalità:

  • Fumare e svapare: per alleviare nel modo più rapido il dolore, fumare o svapare CBD è la soluzione migliore. Gli effetti possono durare fino a tre ore. Questo metodo permette di inalare il CBD della pianta in modo che i componenti vengano assorbiti nel sangue e nei polmoni.
  • Commestibile: cibi preparati con la pianta di canapa, olio oppure burro di canapa. Gli effetti del CBD ingerito con gli alimenti possono durare fino a 6 ore.
  • Uso topico: l’olio di CBD si può trovare nelle creme, sieri e balsami che vengono applicati direttamente sulla pelle. Questi prodotti sono una alternativa efficace per ridurre le infiammazioni ed alleviare il dolore.
  • Estratti: gli oli possono essere spalmati direttamente sulla pelle, ingeriti oppure assorbiti con qualche goccia sotto la lingua.

Poniamo l’attenzione sul fatto che possono presentarsi dei problemi respiratori a vaporizzare il CBD. Persone con asma o patologie polmonari non dovrebbero utilizzare questo metodo.

Dove trovarlo

Sul nostro shop si possono trovare 3 differenti percentuali. Scrivici pure per ulteriori informazioni. 

*https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3728280/

Articolo originale: https://www.healthline.com/health/cbd-for-fibromyalgia

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Cos’è il Cannabidiolo?

Il CBD è un principio attivo naturale, non psico-attivo, presente in percentuali variabili nella Cannabis Sativa. Come tutti i cannabinoidi  presenti in questa pianta, esso agisce legandosi ad appositi recettori nel nostro corpo: il  Sistema Endocannabinoide, specializzato nella sintesi, recezione e gestione di molecole molto simili ai cannabinoidi vegetali. È proprio questa affinità a rendere il CBD estremamente safe in quanto “riconosciuto” dal nostro corpo e facilmente metabolizzato.

La bassissima tossicità e l’inesistente potere psicotropo rendono questo principio attivo particolarmente adatto al trattamento di patologie infantili, come attestano recenti studi relativi a casi di epilessia resistente ai farmaci, ove il CBD ha dimostrato il suo enorme potere curativo.

PERCHÉ LA CANAPA PRODUCE IL CBD?

La canapa produce centinaia di composti, metaboliti, terpeni e flavonoidi, ognuno di essi possiede proprietà potenzialmente utili all’essere umano, i più conosciuti sono THC e CBD. In natura questi composti hanno l’aspetto di una resina che ricopre per mezzo di ghiandole la superficie esterna dei fiori della canapa, conferendole il caratteristico profumo pungente ed una sensazione appiccicosa al tatto. La resina protegge da umidità e predatori la parte più preziosa: i semi, che maturano durante il lungo periodo di fioritura. Essa agisce sia meccanicamente, creando una superficie idrorepellente, sia chimicamente, scoraggiando insetti e mammiferi con fragranze pungenti dovute alla presenza di terpeni quali il limonene, il myricene, il linanolo ecc. La pianta produce questi svariati preziosi composti per tutelarsi in ambienti con caratteristiche diverse, essendo essa in grado di privilegiare la produzione di un cannabinoide piuttosto che un altro, a seconda delle risorse disponibili nel suolo e delle esigenze climatiche. Capacità che fa della canapa un prezioso alleato per l’essere umano, efficace ed ecocompatibile.

IL CBD PER L’UOMO

Il CBD può essere impiegato in varie concentrazioni e preparazioni, grazie alla sua estrema versatilità di impiego nel trattamento di problematiche, che risultano spesso molto diverse tra loro. 

L’azione ad ampio spettro del Cannabidiolo è diretta antagonista di neoplasie, diabete, epilessia, morbo di Alzheimer, morbo di Crohn e riduce la tensione muscolare data da particolari forme cliniche; le funzioni di neuroprotettore, antibatterico, antinfiammatorio, calmante, rilassante, antiemetico e antispasmodico offrono una panoramica dei suoi impieghi più specifici, altri, in fase di studio, rivelano una spiccata efficacia come potente antidolorifico se abbinato ad altri cannabinoidi presenti nella pianta della canapa, quali THC (Tetraidrocannabinolo), CBN (cannabinolo), CBC (cannabicromene), CBG (cannabigerolo), suggerendo che l’autentica virtù di questo vegetale risieda nell’azione congiunta dei suoi molti principi attivi reciprocamente connessi (fitocomplesso). Vista la ricchezza delle sue proprietà, è importante commisurare i dosaggi, dapprima per conoscere la risposta soggettiva per poi adeguarli agli specifici trattamenti.

È limitante approcciarsi al CBD come ad un qualsiasi preparato farmaceutico, risiedendo la sua efficacia nella sinergia di molti fattori e nella profonda interazione che intercorre tra corpo umano e cannabinoidi naturali. 

 

Articolo scritto da Leonardo Lizzi per From Julia.