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Cos’è il Cannabidiolo?

Il CBD è un principio attivo naturale, non psico-attivo, presente in percentuali variabili nella Cannabis Sativa. Come tutti i cannabinoidi  presenti in questa pianta, esso agisce legandosi ad appositi recettori nel nostro corpo: il  Sistema Endocannabinoide, specializzato nella sintesi, recezione e gestione di molecole molto simili ai cannabinoidi vegetali. È proprio questa affinità a rendere il CBD estremamente safe in quanto “riconosciuto” dal nostro corpo e facilmente metabolizzato.

La bassissima tossicità e l’inesistente potere psicotropo rendono questo principio attivo particolarmente adatto al trattamento di patologie infantili, come attestano recenti studi relativi a casi di epilessia resistente ai farmaci, ove il CBD ha dimostrato il suo enorme potere curativo.

PERCHÉ LA CANAPA PRODUCE IL CBD?

La canapa produce centinaia di composti, metaboliti, terpeni e flavonoidi, ognuno di essi possiede proprietà potenzialmente utili all’essere umano, i più conosciuti sono THC e CBD. In natura questi composti hanno l’aspetto di una resina che ricopre per mezzo di ghiandole la superficie esterna dei fiori della canapa, conferendole il caratteristico profumo pungente ed una sensazione appiccicosa al tatto. La resina protegge da umidità e predatori la parte più preziosa: i semi, che maturano durante il lungo periodo di fioritura. Essa agisce sia meccanicamente, creando una superficie idrorepellente, sia chimicamente, scoraggiando insetti e mammiferi con fragranze pungenti dovute alla presenza di terpeni quali il limonene, il myricene, il linanolo ecc. La pianta produce questi svariati preziosi composti per tutelarsi in ambienti con caratteristiche diverse, essendo essa in grado di privilegiare la produzione di un cannabinoide piuttosto che un altro, a seconda delle risorse disponibili nel suolo e delle esigenze climatiche. Capacità che fa della canapa un prezioso alleato per l’essere umano, efficace ed ecocompatibile.

IL CBD PER L’UOMO

Il CBD può essere impiegato in varie concentrazioni e preparazioni, grazie alla sua estrema versatilità di impiego nel trattamento di problematiche, che risultano spesso molto diverse tra loro. 

L’azione ad ampio spettro del Cannabidiolo è diretta antagonista di neoplasie, diabete, epilessia, morbo di Alzheimer, morbo di Crohn e riduce la tensione muscolare data da particolari forme cliniche; le funzioni di neuroprotettore, antibatterico, antinfiammatorio, calmante, rilassante, antiemetico e antispasmodico offrono una panoramica dei suoi impieghi più specifici, altri, in fase di studio, rivelano una spiccata efficacia come potente antidolorifico se abbinato ad altri cannabinoidi presenti nella pianta della canapa, quali THC (Tetraidrocannabinolo), CBN (cannabinolo), CBC (cannabicromene), CBG (cannabigerolo), suggerendo che l’autentica virtù di questo vegetale risieda nell’azione congiunta dei suoi molti principi attivi reciprocamente connessi (fitocomplesso). Vista la ricchezza delle sue proprietà, è importante commisurare i dosaggi, dapprima per conoscere la risposta soggettiva per poi adeguarli agli specifici trattamenti.

È limitante approcciarsi al CBD come ad un qualsiasi preparato farmaceutico, risiedendo la sua efficacia nella sinergia di molti fattori e nella profonda interazione che intercorre tra corpo umano e cannabinoidi naturali. 

 

Articolo scritto da Leonardo Lizzi per From Julia.