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Perché si dice NO alla canapa?

 

Una breve riflessione di getto sul pressappochismo e l’intolleranza generale con cui si affrontano i temi del mondo della canapa.

 

Informazioni distorte, incongruenze perpetue e dicerie popolari sembrano non mentire mai: perché è così facile focalizzarsi sugli aspetti negativi di qualcosa che non si conosce senza oltrepassare il confine dei pregiudizi?

Un confine che non è altro che una tenue linea tracciata dalla fantasia, le cui sembianze però sono quelle di un muro invalicabile.

Credo che questa linea vada di pari passo con quella dell’abitudine, due strisce parallele che non si incontrano mai ma che si osservano nel loro cammino.

Le novità possono spaventare ed è sicuramente più facile adagiarsi sulle sicurezze impartite dalle nostre esperienze ed insegnamenti radicati.

Basti pensare ad un ristorante: ci abituiamo a frequentarne uno in particolare dove abbiamo la certezza di sentirci a proprio agio. Poco più avanti magari viene inaugurato un nuovo locale che promette qualità ed impegno, eppure questa novità ci appare quasi avversa, perché rischiare di mangiare male lì quando non vi sono dubbi su ciò che offre la nostra prima scelta?

La canapa è un po’ come una novità, anche se non lo è affatto. Parliamo di migliaia di anni di storia, i nostri antenati la utilizzavano ancor prima della nascita di Cristo, per la produzione di abiti, per uso medico, per i manoscritti. Ci sono talmente tanti esempi da elencare che non vorrei annoiare coloro che sono giunti fin qui con la lettura.

Perché parlo di novità? Perché la canapa non è quella terribile droga il cui consumo distrugge la vita delle persone: questo è solo un lato della medaglia, perché è ovvio che una dipendenza di questo tipo porti al malessere, come in fondo succede con tutte le cose: “il troppo stroppia” si dice.

Allora la vietano, perché viene associata al solo uso e consumo in quanto utilizzata come sostanza stupefacente, come se l’alcool non lo fosse. L’alcool però è legale.

Chi mai dice che un bicchiere di vino non sia salutare, anzi!

Ma una sbornia dopo l’altra, l’abuso incontrollato, non sono forse delle forme di degrado che portano ad una morte preannunciata?

Il solo fatto di vietare la cannabis porta al suo consumo illegale: spaccio, abbondanza, retroscena da far rabbrividire, giovani che entrano in tunnel senza che vi sia una luce per annunciarne la fine. Una sorta di psicologia inversa che corrompe la mente umana e pone molti nella condizione di trasgredire le regole, di sballarsi in un circolo vizioso pericoloso.

Pensiamo invece alla cannabis legalizzata, dove questa sovracitata psicologia perde d’efficacia, dove la trasgressione non fa più capolinea e di conseguenza l’abuso di determinate sostanze, in percentuale, scende a dismisura. Tutti numeri che si trovano in rete facendo una breve ricerca che non starò qui ad elencarvi, perché questa è una riflessione a cuore aperto, senza riempire le teste di cifre e sondaggi lunghissimi.

Credo solo che l’abitudine e i pregiudizi stiano distruggendo un’idea, un mondo migliore, perché la canapa non è quella strega cattiva che devasta i nostri figli, la canapa è soprattutto altro, è un mondo ecosostenibile, è un’alternativa valida a usi e consumi odierni che stanno privando la terra delle sue risorse privando in primis noi della salute e della sicurezza di vivere in un pianeta i cui equilibri non siano in bilico.

Perché le sconsiderate scelte di pochi devono oscurare la possibilità di migliorare, oltre che noi stessi, la nostra amata Terra così malata e sfruttata?

Preconcetti spesso ridicoli demonizzano qualcosa che è del tutto normale nella sua verità: dopotutto, qualunque cosa può fare male, bisogna solo saperla usare nella maniera giusta.

Perché se così non fosse, chiudete i bar dove vengono serviti alcolici, chiudete le farmacie dove si vendono farmaci “potenzialmente letali se superata la dose consentita”, chiudete gli ospedali dove un chirurgo può sbagliare, chiudete le strade dove gli incidenti provocano morti ogni giorno, chiudete gli uomini in una prigione perché potenziali assassini.

Serve aggiungere altro?

 

Asia

 

 

 

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Il siero: il vero protagonista di una pelle perfetta

Crema idratante, tonico, detergente, siero: è quest’ultimo ad avere un ruolo fondamentale per prendersi correttamente cura della nostra pelle. Ma qual è esattamente la sua funzione?

Asia – Blogger con la passione per il beauty e l’Oriente.

 

Al centro dell’attenzione della cosmetica abbiamo sempre sentito parlare di creme: quelle favolose, miracolose, morbide e setose. Barattoloni enormi o flaconcini preziosi, nel nostro immaginario si sono sempre classificate al primo posto dei must have, anche per chi magari non usa nel quotidiano prodotti specifici né segue una determinata routine “step by step” .

Anche il tonico faceva capolino, sovvengono i ricordi delle nonne con le loro boccette di acqua di rose, le mamme con i cotoncini impregnati di liquidi profumati da stendere su quelle rughette birichine, e chi non ha mai avuto nella propria mensola quel tonico sconosciuto per rinfrescarsi le gote dopo aver trascorso una serata sbarazzina?

 

Quindi di cosa si tratta?

Il siero. Questa creatura mitologica il cui prezzo tende ad elevarsi dinanzi a quello dei suoi precedenti. Ampolle ripiene di una sostanza misteriosa ma apparentemente miracolosa: in che cosa consiste in realtà? Se ne sente parlare sempre di più, come se fosse irrinunciabile.

Solo pubblicità? Niente affatto.

Utilizzato nella giusta maniera può fungere da principale nemico giurato di moltitudini di problematiche di cui soffre la pelle.

Esso si aggiunge ai trattamenti a cui abbiamo fatto riferimento sopra: questo sta a significare che non va a sostituirli ma li migliora esponenzialmente.

La sua formulazione è leggera ma concentratissima, poche gocce di prodotto contengono i principi attivi che andranno poi assorbiti da tutti gli strati cutanei in maniera efficace.

 

E come si usa?

Applicato su una pelle ben detersa, a seconda del siero specifico, ha diverse funzioni.

In base alla propria esigenza, infatti, la scelta del siero è fondamentale per apportare cambiamenti evidenti e più rapidi rispetto all’applicazione di una crema “classica”.

Tra i più ricercati spiccano i famigerati sieri anti-age, per contrastare i segni del tempo tanto agguerriti quanto indomabili. Ci sono poi sieri che favoriscono il rinnovamento delle cellule dando una piacevole luminosità, ci sono quelli che vanno a garantire la corretta idratazione, per passare ai sieri compattanti che riducono i segni della stanchezza e vanno ad uniformare il colorito spento e irregolare.

 

 

Sieri alla canapa… perché no!

 

Sono 2 le proposte a tema canapa, come di prassi del nostro blog, parleremo di Hemphilia, avendo iniziato un percorso di prova proprio su questi prodotti per testarne l’efficacia a breve e lungo termine.

Da ormai due settimane, io personalmente utilizzo il Siero antiage viso-occhi BIO

Principi attivi:

Con Aloe vera bio, olio di Germe di Grano, Acido Jaluronico sale sodico,
estratti di Cannabis Sativa bio, Acido Jaluronico a bassissimo peso molecolare, puro olio essenziale di Rosa Damascena bio, estratto di Borragine, estratto di Guaranà, puro olio essenziale di Limone bio,
puro olio essenziale di Palmarosa bio, puro olio essenziale naturale di Geranio rosato bourbon, Vitamina E, frazione dell’olio di Oliva e glicerina vegetale.

Modo d’uso:

Applicare mattina e sera sul viso e contorno occhi prima della crema, picchiettando fino ad assorbimento.

 

Recensione

La sua consistenza tende ad un gel abbastanza liquido, l’odore è piacevole, l’applicazione è semplice e l’assorbimento rapido. Il contenuto è di soli 20ml, per un’azione intensiva e mirata, senza esagerare con i dosaggi. Infatti io ne uso una quantità molto ridotta, concentrandomi sul contorno occhi e sui segni di stanchezza più evidenti, come la famosa “ruga della disapprovazione”tra le due sopracciglia. Il prodotto lascia la pelle elastica ed idratata, lo applico ogni giorno mattina e sera, i risultati iniziano a vedersi dalle prime applicazioni, un po’ come se stendesse i “solchi” derivanti dalle fatiche lavorative o dalle ore piccole. Non unge e non è comedogenico.

 

 

Il secondo prodotto di cui vi parlerò è il Siero viso ultra-rich idratante BIO

Principi attivi:

Con Aloe vera bio, olio di Cannabis Sativa bio, idrolato di fiori di Calendula, idrolato di fiori di LavandaAngustifolia, fitosteroli di Crambe Abyssinica, frazione dell’olio di Oliva, Vitamina E, Betaglucano carbossilato, CBD, Acido Jaluronico a bassissimo peso molecolare, puro olio essenziale di Palmarosa bio, Acido Jaluronico sale sodico, olio di Girasole bio, estratto di Rosmarino e gomma di Tara (Carruba Peruviana).

Effetti: 

Grazie alla Canapa, CBD, Betaglucano carbossilato e acido Jaluronico a bassissimo peso molecolare, è un portentoso trattamento d’urto per la pelle secca, arida e delicata. L’effetto ultra-idratante è pressochè immediato ed il suo effetto benefico rimpolpante aumenta visibilmente ad ogni applicazione.

 

Questo siero lo devo ancora provare, la recensione arriverà nel prossimo articolo, al termine della confezione del siero anti-age di cui ho parlato sopra. Anche per questo siero il formato è di soli 20ml.

 

Asia

 

 

 

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Come funziona la “lucky weed week” di From Julia?

From Julia dedicherà la settimana dal 2 al 7 settembre 2019 alla fortuna, per i clienti che visiteranno il nostro store arriva una novità…

La lucky weed week: di che cosa si tratta?

Per molti le ferie sono finite, proprio per questo abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa divertente per premiare i nostri più fortunati clienti, benché in fondo siano concluse le vacanze, perché non riaprire il sipario con degli sconti?
Ma attenzione! Sarà la fortuna a decretare i più fortunati di fine estate.Da lunedì 2 a sabato 7 settembre, per ogni acquisto in-store di via Mantica 7, a Udine, i nostri clienti potranno tentare la sorte, pescando dal nostro straordinario contenitore di sorprese: un po’ come una pesca di beneficienza!

Il bussolotto conterrà un totale di 60 bigliettini, così suddivisi:

  1. 30 bigliettini con la raffigurazione di un trifoglio: ahimè, nessuno sconto
  2. 20 bigliettini con la raffigurazione di un quadrifoglio: 20% di sconto sull’articolo
  3. 10 bigliettini con la raffigurazione di una foglia di canapa: 40% di sconto sull’articolo

Qualche ulteriore precisazione…

  1. Per ogni articolo acquistato è possibile pescare una sola volta.
  2. Gli sconti non sono cumulabili per uno stesso articolo.
  3. Non possono essere effettuati scambi: pescando il bigliettino A per l’articolo A, esso non può essere utilizzato per l’articolo B per il quale si pesca il bigliettino B. E così via.
  4. Gli sconti non possono essere post-datati: da utilizzare al momento dell’acquisto del prodotto per il quale si è pescato.

Per qualunque altra delucidazione vi aspettiamo nel nostro negozio!

Vi ricordiamo il nostro Shop online, nel caso non riusciste a visitarci in-store!

 

Asia

 

 

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Cosmesi a base di canapa, il nuovo trend dei nostri giorni

From Julia - Rubrica Beauty - prodotti e consigli per la bellezza con i nostri prodotti naturali

Elisir di giovinezza, creme miracolose, rimedi della nonna… ma se parliamo della canapa, perché non associarla alla cosmesi? Finalmente una rivoluzione della beauty routine.

Autrice: Asia – Blogger con la passione per il beauty e l’Oriente

Il ritmo incessante del tempo non risparmia neanche i maratoneti più preparati delle corse alla conquista di una longeva giovinezza. Sempre di più ci si rivolge al chirurgo estetico, ormai ossessionati dai canoni di bellezza che i tempi odierni ostentano e promuovono tramite i media.

Bisturi e botox, visi tirati ed artificiali, quattrini che piovono come nella stagione delle piogge del sudest asiatico.

Si parla spesso anche del cosiddetto “metodo coreano”, lunghi rituali di beauty routine suddivisi in infinite fasi, dal latte detergente, al tonico, per poi parlare di creme, sieri, massaggi facciali. Perché gli asiatici sembrano così giovani, oltre che per motivi legati alla buona, vecchia e crudele genetica?

Ci si inietta in viso addirittura il proprio sangue.

Eppure i risultati non spesso superano il tempo, rincorrendolo a stento.

Molto sottovalutato è lo stile di vita che, ovviamente, incide sulla rapidità dell’avanzamento del tempo.

Quale sarà mai il segreto per avere una pelle sana, una carnagione fresca e luminosa, come attenuare quelle benedette rughe che allo specchio sembrano infiniti solchi?

Ho deciso di accettare una nuova sfida.

Provando i più svariati prodotti, da quelli classici del supermercato, ai brand più costosi, passando per specifici prodotti farmaceutici che promettono e poi non mantengono.

Creme e cremine, emollienti, idratanti, rimpolpanti, protettive, rigeneranti, ricostituenti, acido ialuronico qua, collagene di là. Qual è la scelta giusta in questo caleidoscopio di termini, qual è il giusto connubio per trovare il giusto compromesso e ricavarne una degna efficacia?

Mai mi sarei aspettata di scoprire il mondo della canapa, così colmo di pregiudizi, perché “la cannabis è roba da drogati”, stereotipi nocivi ancor più di chi fa uso di certe sostanze perché ormai assuefatto dal lato tossico di questa medaglia del mondo canapa. Io stessa, prima di venire a conoscenza dell’infinito universo dietro alla cannabis, ero convinta che non se ne potesse parlare se non in termini controversi.

Eppure i cannabinoidi sembrano davvero il toccasana di cui tanto bramavo per il mio benessere e la mia pelle.

Ho così acquistato alcuni prodotti di Hemphilia, dove oltre che l’innovazione dell’uso dell’olio di canapa come protettore di bellezza, viene messo in risalto anche il lato biologico, un altro trend che negli ultimi anni sta popolando: per un mondo senza plastica, senza sprechi, dove il benessere ci riguardi a tuttotondo.

Leggiamo infatti sul loro catalogo:

“Per produrre i contenitori dei prodotti HEMPHILIA, serve circa il 70% in meno di plastica rispetto alla maggior parte dei flaconi normalmente reperibili sul mercato. Inoltre, i particolari tubi airless 2 e 3 layer studiati e creati da FRADA S.r.l., oltre ad essere innovativi per la migliore esperienza di utilizzo, permettono anche di risparmiare dal 40% al 100% di conservanti. Per lottare contro la deforestazione propone i propri prodotti senza il cosiddetto packaging secondario: astucci e scatole che servono per fare scena sugli scaffali dei negozi. Tutto ciò che è d’impatto negativo per l’ambiente, e non strettamente necessario, in HEMPHILIA viene bandito: questa è l’ideologia e la politica commerciale HEMPHILIA“*

Si nota, infatti, che i contenitori della linea di questa casa cosmetica non sia tra quelli che conquistano gli occhi di persone ingenue che vengono ingannate da un bravo designer. Sono dispenser semplici, senza sfaccettature né fronzoli. Perché ciò che conta è il loro contenuto, non di certo una sfavillante copertina che contiene un libro vuoto, per intenderci.

Sempre Hemphilia ci regala una interessante premessa, prima ancora di presentare i suoi prodotti:

“La bellezza non si manifesta solo nella superficie, ma anche nella scienza, nel cambiamento, nell’energia e sicuramente nella natura. Tutto ciò che è vivo e positivo è pura bellezza. Lo spirito di evoluzione che vive nelle piante è autentica poesia per chi la sa cogliere. La loro superba vitalità, la comprovata efficacia ed il loro grande potere curativo, che oggi stiamo riscoprendo grazie alla passione di alcuni illustri personaggi, è al servizio dell’integrazione tra natura e scienza: qui si rivela la vera, grande bellezza che muta anche la materia. HEMPHILIA nasce qui, in assoluto equilibrio tra scienza, natura e passione: un distillato dell’essenza che fluisce dalla fonte della vita L’arte del benessere”*

Parole che possono apparire altisonanti, come se si trattasse della solita campagna pubblicitaria dettata da uomini d’affari. Ma dopo vari tentativi di trovare prodotti adatti alla mia pelle, perché non dare una occasione ad un mondo nuovo, quasi inesplorato, come quello della cosmesi alla canapa. Nonostante la titubanza ho deciso di intraprendere questo percorso, nel mio quotidiano, per scoprire gli anfratti di questo mondo sulla mia stessa pelle, nella speranza che chiunque legga queste mie poche righe abbia la voglia di prendermi per mano alla scoperta di questa nuova storia che racconterò alla mia pelle, al mio corpo ed al mio spir

ito.

Hemphilia fornisce prodotti che spaziano tra il mantenimento di un viso giovane e in salute, come anche di bagnoschiuma, shampoo, siero capelli e oli per massaggi, oltre che creme e gel sollievo prolungato adatte a chi risente della fatica dello sport e degli acciacchi che il fisico costringe a sopportare, ma di questa seconda parentesi parleremo nel mio prossimo articolo di questa mia rubrica legata al beauty.

Partirò proprio oggi con Crema compattante antiage viso BIO, perché prevenire è molto meglio che curare, soprattutto all’alba dei fatidici 30 anni, per procedere ad un secondo step, utilizzando il Siero antiage viso-occhi BIO, ridensificante e antifatica perché, diciamocela tutta, lavorare per tante ore, sforzare la vista, il trucco onnipresente su palpebre ed occhiaie, l’inquinamento atmosferico, fumo, alcool, stress e non vado avanti, perché la lista si protrarrebbe all’infinito, non giovano né alla pelle né alle borse che scavano un profondo canyon, un abisso.

*Citazioni tratte dal sito http://www.hemphilia.com/

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Sport e CBD

L’ Agenzia Mondiale per l’Anti Doping, meglio conosciuta come WADA, è stata creata nel 1999 per controllare l’uso di sostanze proibite che alterano le prestazioni sportive. E’ sorta su iniziativa del CIO (Comitato Olimpico Internazionale)

La WWA si occupa di controllare ed eseguire test su tutti gli atleti professionisti. Se qualcuno usa queste sostanze, può incorrere a squalifiche, revoche di titoli o medaglie fino ad arrivare alla radiazione. Nella lista si possomo trovare molte sostanze, una tra queste è la cannabis.

Dato che il CBD è un composto chimico estratto dalla pianta di canapa, è stato sulla lista per molto tempo. Nonostante non abbia l’effetto psicoattivo del THC.
Dopo approfondite ricerche, il panorama è cambiato nel Gennaio 2017 quando WADA ha ufficialmente rimosso il Cannabidiolo (CBD) dalla lista delle sostanze controllate e i professionisti ora possono assumerlo senza rischi per la loro carriera.

Da anni diversi atleti professionisti hanno spinto affinchè il CBD fosse tolto dalla lista delle sostanze proibite. Famoso è l’episodio dell’Agosto 2016 quando il lottatore Nate Diaz ha assunto Olio di CBD di fronte ai reporter durante una conferenza stampa dicendo loro che lo aiutava ad accelerare il processo di recupero.
Questo gli ha causato un avviso ufficiale da parte dell’Agenzia Anti Doping Statunitense però il suo gesto ha rappresentato un passo importante nella legalizzazione del CBD.

Perchè il CBD è così popolare tra gli atleti?

Quando si assume olio di CBD (cannabidiolo) esso interagisce con il nostro sistema endocannabinoide il qualche ha due ricettori, CB1 e CB2 attivati da cannabinoidi endogeni. Il CBD può avere un grande impatto positivo sul corpo umano e negli ultimi anni sta acquisendo sempre maggior importanza come antidolorifico completamente naturale.
I modi in cui un atleta può assumere CBD sono vari ma sicuramente il più efficiente è assumendo direttamente l’estratto in gocce.

Molti studi affermano che il CBD ha proprietà anti-infiammatorie ed è molto efficace nel post work out per lenire i fastidi cronici nei muscoli e nelle articolazioni. Purtroppo gli infortuni sono parte inevitabile dell’attività sportiva e per questo gli atleti cercano sempre rimedi efficaci e rapidi per recuperare la forma. Dato che il CBD è completamente naturale e non crea dipendenza, sono sempre di più gli atleti che sostituiscono prodotti medici tradizionali con l’olio di CBD oppure con altri prodotti contenenti CBD o addirittura l’olio di canapa ad usi alimentari (anche se questo ovviamente ha una efficacia decisamente minore).

Oltre ad avere proprietà anti-infiammatorie e anti-dolorifiche, è dimostrato che il CBD ha benefici sia per la salute sia per il sistema immunitario. Questo è un punto estremamente importante per gli atleti (e non solo): dato che il forte stress può danneggiare il sistema immunitario, il CBD è un antistress naturale e aiuta a ridurre l’ansia.

La rimozione dell’olio di CBD dalla lista delle sostanze proibite è stata una ottima notizia per gli atleti professionisti che hanno ora un modo completamente naturale per alleviare il dolore, accelerare il recupero, calmare i nervi ed ottenere il miglior risultato possibile.